Da martedì 9 febbraio anche i parchi del Sito Unesco 94 dell’arte rupestre della Vallecamonica possono accogliere di nuovo i turisti durante la settimana, come previsto dal decreto ministeriale per le regioni in zona gialla.

A spiegare ai nostri microfoni come si prospetta questa riapertura – ben accolta in Valle, ma che presenta una serie di limiti – è Sergio Bonomelli, Presidente del GIC, Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito Unesco dell’arte rupestre:

SERGIO BONOMELLI

“Da quando siamo in zona gialla abbiamo potuto riaprire, però con due grosse limitazioni: non è possibile aprire nei fine settimana e questo è un grosso limite per noi, che viviamo in gran parte dei visitatori del weekend; sempre a causa del Covid sono state annullate tutte le visite scolastiche e quelle di altri gruppi di turisti, ma è noto che i nostri parchi contano sulle scolaresche: storicamente l’80% dei visitatori erano i ragazzi delle scuole. Di fronte a questi limiti le aperture dei parchi sono più che altro simboliche. Vogliamo dare un’immagine della cultura che si riapre, ma finchè non si aprirà la stagione – altro limite che si aggiunge – non avremo una ripartenza utile per far arrivare i turisti in Vallecamonica”.

A Capo di Ponte hanno potuto riaprire il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane e il Parco Nazionale dei Massi di Cemmo: entrambi sono aperti dalle 8:30 alle 16:30 (ultimo ingresso ore 16:00) dal martedì al venerdì (saranno chiusi anche nella giornata di lunedì per consentire lavori di manutenzione).Il Parco di Naquane, il più grande del sito Unesco 94, può accogliere fino a un massimo di 50 persone ogni 30 minuti. Nell’area davanti ai massi incisi di Cemmo, altro parco statale di Capo di Ponte, sono ammesse 3 persone alla volta (salvo nuclei famigliari).

Oltre ai due parchi nazionali, sono aperti anche gli altri parchi delle incisioni rupestri sparsi per la Valle, ad eccezione di Seradina e Bedolina: il parco comunale capontino necessita di lavori di manutenzione.

Il Parco Archeologico di Luine di Darfo dal 9 febbraio è accessibile al pubblico (con biglietto) dal martedì al venerdì, dalle 9:00 -12:00 alle 13:00 – 17:00.

La Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo, Paspardo è fruibile, mentre rimane chiuso il Museo Didattico. A proposito di musei, anche il MUPRE-Museo Nazionale della Preistoria della Vallecamonica, situato anch’esso a Capo di Ponte, è al momento chiuso. 

Accessibili il sito di Carpène di Sellero e il Parco Coren de le Fate di Sonico.

Si possono prevedere delle esigenze diverse per il turismo in questo momento. In particolare per l’arte rupestre, già in passato si parlava di un biglietto unico per tutti i parchi della Vallecamonica e di fruizione online di alcune risorse del Sito Unesco. A che punto siamo?

Siamo pronti” dichiara Bonomelli “Abbiamo predisposto tutto per il biglietto unico: è una card che dà la possibilità di visitare tutti i parchi, valida 30 giorni, per invogliare il turista a venire in Valle e rimanerci o tornarci. Darà quest’immagine del Sito Unesco come una rete di parchi e darà informazioni sulle caratteristiche specifiche di ciascun parco, per suggerire al turista che non basta vederne uno, ma è bene visitarli tutti, ognuno con le sue peculiarità. Avevamo in mente di lanciare il biglietto unico con un’apertura unitaria ufficiale a fine febbraio del nostro Sito Unesco, ma la rimandiamo almeno a quando si potrà riaprire nei fine settimana. Nel contempo stiamo preparando dei progetti per migliorare la possibilità di visite online a distanza attraverso una serie di strumenti fruibili in rete”. Per saperne di più c’è il sito vallecamonicaunesco.it.

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