La parte finale delle celebrazioni per i cento anni dal disastro del Gleno sono cominciate da Bruxelles, dove nella sede del Parlamento Europeo il 15 e 16 novembre è stata allestita la mostra “Storia di una tragedia dimenticata”, curata da Sergio Piffari, alla presenza di una delegazione bresciana e bergamasca, su invito dell’europarlamentare Marco Zanni.
In Vallecamonica, invece, il primo di una serie di appuntamenti che porteranno alle celebrazioni del 1° dicembre si terrà ad Angolo Terme: qui sabato pomeriggio ci sarà infatti una giornata di studio nel teatro dell’Oratorio.
Dalle ore 15:00 il disastro del Gleno sarà analizzato sotto vari punti di vista: con Marco Pilotti dell’Università degli Studi di Brescia si discuterà degli aspetti idraulici dell’incidente; con René Capovin, direttore del Musil di Brescia, sarà approfondita la storia fotografica del Gleno, mentre Luca Giarelli della Società Storica e Antropologica di Vallecamonica porrà l’attenzione sul collegamento tra l’evento e la Vallecamonica.
Il trauma culturale del disastro, tra memoria collettiva e oblio, sarà invece analizzato da Lorenzo Migliorati dell’Università degli Studi di Bergamo, mentre in chiusura Massimo Ceriani della Direzione Generale Territorio e Sistemi Verdi della Regione approfondirà il tema delle frane del passato, del presente e del futuro nel territorio alpino lombardo.
La partecipazione alla giornata è libera e gratuita. Sempre ad Angolo Terme, inoltre, giovedì 23 novembre alle 20:30 nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore Olivelli-Putelli si terrà “L’onda del Gleno”, un racconto di immagini e parole sugli eventi che hanno portato al crollo della diga, con Luca Giarelli, aperto a tutti e a ingresso libero.