Con l’avvicinarsi del 1° dicembre si intensificano e si fanno più coinvolgenti le iniziative messe in campo nel corso di quest’anno per celebrare il centenario del disastro del Gleno, avvenuto appunto il 1° dicembre 1923. Una tragedia che unì Valle di Scalve e Vallecamonica che viene ricordata con una serie di eventi che vogliono abbracciare quei luoghi in cui persero la vita 359 persone.

Oltre 50 gli eventi messi in calendario dal 21 aprile scorso, con il Patrocinio della Provincia di Bergamo e di Brescia, della Comunità Montana di Scalve e di quella della Valle Camonica, oltre che dei Comuni di Angolo Terme, Azzone, Colere, Darfo Boario Terme, Schilpario e Vilminore.

Eventi diffusi lungo tutto il territorio, affinché il ricordo sia non solo costante, ma anche capace di raggiungere le due comunità, quella scalvina e quella camuna. L’avvicinamento al 1° dicembre comincia il 18 novembre quando, dalle ore 15:00 all’oratorio di Angolo Terme, si terrà il convegno “Gleno 1923: storia e conseguenze di un disastro”; Darfo Boario Terme ospiterà invece, il 23 novembre alle 20:30, l’incontro a cura di Luca Giarelli “1° dicembre 2023. L’onda della Diga del Gleno”.

Il clou delle celebrazioni vedrà il 30 novembre alle ore 18:00 l’inaugurazione del progetto di illuminazione della Diga del Gleno: “Luce per ricordare” -questo il nome dell’installazione- è stato ideato da Maurizio Quargnale, light designer bergamasco.

Consiste in un movimento luminoso che varierà per tonalità e intensità, evocando le emozioni e il cordoglio che ancora oggi la vicenda del Gleno suscita nelle popolazioni coinvolte. Nella stessa giornata, verrà riconosciuto al rudere lo Scudo Blu, simbolo internazionale della protezione dei beni culturali dai rischi di conflitti armati.

Il 1° dicembre si terrà invece il “Percorso della memoria”: con ritrovo e partenza da Bueggio alle 10:00, passando per Dezzo (Piazza Vittorio Emanuele) e per chiudere alla chiesetta dei Morti del Gleno di Corna di Darfo, dove saranno deposte corone d’alloro, con interventi delle autorità e benedizione.

Nella stessa giornata, alle ore 14:30 in Piazza Alpini ad Angolo Terme avrà luogo la cerimonia di inaugurazione del “Memoriale in ricordo delle vittime del Gleno”, installazione di bacheche illustrative con foto e testimonianze, un’iniziativa voluta dalla stessa amministrazione.

A Bueggio, invece, sarà allestita un’’esposizione di oltre 400 mattonelle realizzate dalle comunità della Valle di Scalve nell’ambito del progetto “Impronte della memoria”, ognuna delle quali è caratterizzata da un’impronta sull’argilla, prodotta da differenti oggetti raccolti sui percorsi per arrivare alla Diga. Nel corso della giornata previste anche quattro cerimonie religiose: alle 7:15 alla Chiesa Parrocchiale di Bueggio, alle ore 16:00 a Corna di Darfo, alle 18:00 ad Angolo Terme e alle ore 20:30 a Dezzo.

A seguire, il 4 dicembre alle 20:30 a Darfo Boario Terme, Lella Costa interpreterà il reading teatrale “La Voce degli invisibili”, accompagnata dalla musica dell’orchestra di Fiati della Valle Camonica, mentre il 9 dicembre alle ore 20:30 a Vilminore di Scalve si terrà “Memoria di un disastro-Gleno 1923” a cura degli alunni della scuola media Valle di Scalve.

Tra le altre iniziative, da segnalare che nella sede del Comune di Darfo sarà possibile acquistare una serie di cartoline realizzate dalla Commissione, abbinate a un annullo filatelico speciale prodotto per l’occasione da Poste Italiane.

Il disastro del Gleno supererà inoltre i confini italiani: il 15 e 16 novembre, su invito dell’europarlamentare Marco Zanni, una delegazione bergamasca e bresciana partirà alla volta di Bruxelles dove, alla sede del Parlamento europeo, è stata allestita la mostra “Il disastro del Gleno. Storia di una tragedia dimenticata” a cura di Sergio Piffari, con i contributi di Stefano Albrici e Davide Tontini del Comitato Centenario Disastro Diga del Gleno.

È in programma, invece, il 25 novembre dalle 9:00 alle ore 13:00 nell’Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo il convegno nazionale “A partire da quel che resta. Il Disastro del Gleno, tra storia e paesaggio, memoria e futuro”, durante cui saranno illustrati i risultati dell’omonimo progetto di ricerca strutturato su tre assi tematici: uno studio scientifico legato agli aspetti ingegneristici-strutturali, curato dal professor Andrea Belleri; una ricerca e indagine critica volta a ripercorrere il profilo storico degli atti, delle piste di indagine e delle vicende processuali legate al disastro, coordinato dal professor Federico Mazzei ed una interpretazione geografica, volta a fare emergere personalità dei luoghi, sistemi di relazione storicamente strutturatisi e opportunità di fruizione e promozione territoriale, condotta dalla professoressa Federica Burini e dai professori Fulvio Adobati e Renato Ferlinghetti. Inoltre, la ricerca contiene un’analisi sociologica dei processi di formazione e costruzione della memoria collettiva, a cura del professor Lorenzo Migliorati.

Nella stessa giornata, al cinema Prealpi di Schilpario, si terrà “Memoria di un disastro-Gleno 1923” a cura degli alunni della scuola media Valle di Scalve. “Quella del Disastro del Gleno è stata una brutta pagina del nostro territorio dalla quale dobbiamo trarre insegnamento, non solo portando avanti iniziative sulla memoria, ma anche pensando alla futura gestione e cura del territorio”, sono le parole di Massimo Maugeri, Assessore alla Cultura della Comunità Montana della Vallecamonica, “le opere ingegneristiche hanno impatti sulle persone che vivono sul territorio e chi amministra ne deve tenere conto”.

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