Niardo non dimentica l’alluvione del 24 agosto 1987. Nella ricorrenza del 34esimo anniversario la parrocchia e il Comune hanno organizzato, pur nel rispetto di tutte le norme vigenti a causa del Covid, una cerimonia di commemorazione, programmata per le 20:00 nel piazzale della scuola primaria, nei pressi del luogo dove la furia dell’acqua causò la tragedia.

Erano le 19:54 del 24 agosto di quel tremendo ’87, quando i torrenti Re e Cobello strariparono provocando due vittime: i coniugi Antonietta Sacristani e Giovanni Pandocchi, che, al momento dell’esondazione, stavano fuggendo dalla loro casa, situata accanto al corso d’acqua, e finirono travolti da fango e detriti. I loro corpi vennero trovati soltanto tre giorni dopo.

Martedì, nel giorno e nell’orario esatto dell’esondazione, come ogni anno, suonerà il campanone della parrocchiale, a ricordo del calamitoso evento e delle due vittime. Poco dopo inizierà la messa a suffragio delle vittime, presieduta dal parroco don Fabio Mottinelli, che in caso di pioggia si terrà nella chiesa parrocchiale.

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