Si è svolta martedì a Sonico, nella sala Ida Mottinelli la cerimonia dal titolo “250 alberi-250 anni di storia, insieme per l’ambiente e la memoria di radici e valori”, in cui si celebravano i 250 anni di fondazione della Guardia di Finanza con la messa a dimora in Val Malga di 250 piantine, nei luoghi in cui nell’ottobre del 2018 la tempesta Vaia sradicò 60mila alberi.
O meglio: 249 piantine, dato che una è stata simbolicamente consegnata da parte un alunno dell’Istituto comprensivo di Edolo – affiancato da un militare del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dal Presidente dell’ERSAF – al Presidente del Consorzio Forestale Alta Valle Camonica Gionatan Bonomelli.
Il colonnello Stefano Ceci, capo dell’ufficio operativo della caserma Leonessa di Brescia, ha dichiarato che l’iniziativa è stata voluta per manifestare la vicinanza al territorio e per tracciare un simbolico passaggio del testimone dalle fiamme gialle alle future generazioni.
Nel corso della cerimonia è anche stata svelata la targa in ricordo della giornata e delle sue finalità che sarà installata nei pressi del traliccio contorto rimasto a fianco della strada che sale al ponte del Guat e trasformato dal Comune in una scultura commemorativa del disastro ambientale avvenuto 6 anni fa. Sulla targa si legge: “Prefettura – Provincia di Brescia, Guardia di Finanza insieme per l’ambiente e la memoria di radici e valori”.
Alla cerimonia erano presenti il prefetto Andrea Polichetti, l’assessore regionale all’ambiente Giorgio Maione, il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, il vicepresidente della Comunità Montana di Valle Camonica Enrico Dellanoce, il presidente di Ersaf Fabio Losio, il sindaco di Sonico Tino Pasquini e altri amministratori locali e una folta rappresentanza delle scuole del comprensorio.