Martedì prossimo, 3 dicembre, saranno 40 anni esatti dalla morte di mons. Vittorio Bonomelli, figura a cui tutta la Vallecamonica fu legata, in particolare Breno. Nato a Valle di Saviore nel 1917, Bonomelli -dopo essere stato coadiutore prima e parroco poi a Sonico- fu infatti sacerdote della parrocchia brenese dal 1959 fino alla sua morte.
Nella memoria di molti c’è ancora la folla che riempì il Duomo di Breno e il sagrato il giorno dei funerali, segno di un affetto che i brenesi avevano verso il loro sacerdote molto forte. Altrettanto forte è la memoria che a Breno si continua ad avere verso mons. Bonomelli: se dieci anni fa il Comune gli aveva intitolato una via, per il 40esimo dalla sua scomparsa si è deciso di ricordarlo con due iniziative.
La prima va in scena proprio martedì 3 dicembre, alle ore 20:30, al Centro San Siro: una serata in cui sarà ricordata l’incredibile vita di mons. Bonomelli, che in seguito alle vicende belliche dell’8 settembre 1943 dovette fuggire perché perseguitato e ricercato dai fascisti, rifugiandosi prima tra i partigiani della Valtrompia e poi nella Bergamasca; in un secondo momento si trasferì clandestinamente a Roma e collaborò con le organizzazioni antifasciste ottenendo la licenza in Teologia presso l’Università Gregoriana.
Dopo la liberazione di Roma si arruolò come cappellano nella “Special Force” inglese e prese parte a diverse operazioni militari; nel 1944 fu tra le formazioni partigiane nella Bergamasca e nella regione dell’Ossola, per poi passare in Svizzera.
Tramite le letture di Alfio Pedersoli, si ricorderà anche l’impegno del sacerdote nel campo sociale, in cui s’interessò molto dell’assistenza agli emigrati, ma anche le iniziative da lui portate avanti a Breno a favore delle scuole e della sistemazione della casa canonica, dell’oratorio e dei campi sportivi. La serata sarà allietata dalla musica degli Ottoni Bandistici Brenesi e avrà il coordinamento di Raffaella Garlandi.
Sabato 7 dicembre, invece, sempre al Centro San Siro ma alle 17:00 sarà proiettato il film “Nel segno di maggio”, che rievoca nella vicenda storica del sacerdote di fatti di Ghiaie di Bonate del 1944. Allora, Bonomelli, insieme a Peter Cooper, ufficiale dei Servizi Segreti britannici, convinse gli Allleati a non bombardare Bergamo, grazie anche alla massiccia presenza di fedeli che avevano raggiunto la frazione di Ghiaie di Bonate Sopra, dove la piccola Adelaide Roncalli sosteneva di avere avuto delle apparizioni della Madonna. Al termine della proiezione, alle ore 18:30, sarà celebrata una Messa in Duomo, presieduta da don Tino Clementi.