Era il 25 luglio 1943, quando i fratelli Cervi, in Emilia Romagna, tornando a casa dai campi appresero la notizia della destituzione di Mussolini e della fine della sua dittatura. Pur consapevoli che la guerra non era finita, decisero di celebrare quel momento di speranza per un futuro migliore organizzando una grande festa in piazza a Campegine (in provincia di Reggio Emilia), offrendo un piatto di pasta asciutta a tutti.
Nacque la cosiddetta “pastasciutta antifascista”, una tradizione che oggi, ad 81 anni di distanza, continua a ripetersi non solo in Emilia Romagna, ma anche in tutti quei Comuni che vogliono ricordare un’importante pagina di Storia italiana. In Vallecamonica, la pastasciutta antifascista si cucina a Cevo ed a Malegno, proprio nella giornata di domani.
A Cevo l’appuntamento è alle ore 20:00 allo Spazio Feste della Pineta, con la “Pastasciutta antifascista e per la pace”, che sarà seguita dalla presentazione de “La benedicta-Frammenti di Resistenza”, a cura di Stefano Monteverdi. Per partecipare, è gradito un contributo di 5 euro e la prenotazione al 331 29 72 776 (Katia) o al 347 14 83 179 (Angelo).
A Malegno, invece, ad organizzare è il Circolo Sul Palco, in Piazza Zaccaria Casari: sempre alle 20:00 sarà offerta a tutti la pastasciutta, mentre alle ore 21:00 si terrà il concerto dei Malghesetti. Durante la serata sarà data la possibilità di firmare per il referendum contro l’autonomia differenziata.