E’ stata una domenica all’insegna della memoria, quella che è appena trascorsa a Cevo, dove si è tenuta la celebrazione del 77esimo anniversario del terribile incendio del 3 luglio 1944 appiccato dai fascisti. Una giornata iniziata al mattino, con la posa in pineta di una corona sul monumento della Resistenza e con il saluto di Silvio Citroni, sindaco del paese.
La cerimonia ha visto anche la partecipazione dell’Unione dei Comuni della Valsaviore, del Museo della Resistenza, dell’Anpi di Valsaviore, dei sindacati e della Protezione Civile. Quest’anno, però, la cerimonia si è differenziata rispetto al passato: è stata anche l’occasione, infatti, per consegnare la medaglia d’onore ai familiari di Vitalino Valra, un compaesano classe 1923 ex internato.
Valra, del quinto reggimento alpini del Battaglione Edolo, fu catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 a Vipiteno e fu prima internato nello Stalag 1-B di Honenstein e poi trasferito vicino Lipsia, costretto a lavorare in una fabbrica di armamenti. Riuscì a tornare a casa nell’agosto del 1945; nel 1966 ricevette la croce al merito di guerra.
Dopo la consegna della medaglia d’onore, Liliana Fassa della Cgil ha ricordato Domenico Ghirardi, storico segretario della Camera del lavoro e dello Spi Cgil, venuto a mancare nel marzo scorso. La giornata è servita anche ad inaugurare la “Panchina dei papaveri”, dedicata a tutte le staffette partigiane, alla presenza di Rosi Romelli, la staffetta più giovane d’Italia. Infine, la Messa, celebrata da don Lorenzo Albertini.