Durante i primi freddi, quelli di fine novembre e inizio dicembre, non c’erano ancora le condizioni, burocraticamente parlando, per iniziare a sparare neve artificiale da aggiungere alla coltre naturale. I giorni sono trascorsi veloci, le temperature sono aumentate, la neve non è più arrivata e le vacanze di Natale non hanno potuto offrire nemmeno una pista da sci aperta a Montecampione.

Nella località sciistica della bassa Vallecamonica la poca neve che era scesa si è sciolta e le temperature ben al di sopra dello zero di questi giorni non permettono di ricorrere a quella artificiale. Il desiderio del Consorzio Montecampione e della società Plan 1800 srl era quello di far tornare gli sciatori sulle piste Gardena a 1200 e Baite e Larice a 1800, e al campo scuola con il tappetino della Bassinale Fun park. Si spera in una provvidenziale nevicata e in un abbassamento delle temperature almeno a gennaio.

Intanto la società e il Consorzio stanno collaborando con gli enti locali per un progetto stabile per i prossimi cinque anni: un mese fa è stata raggiunta l’intesa per la gestione degli impianti alla Plan 1800, e l’acquisto, in un secondo momento, da parte degli enti pubblici, di skilift e seggiovie. Sullo sfondo c’è il maxi contributo del Patto territoriale messo sul piatto da Regione Lombardia per lo sviluppo strategico di Montecampione: in particolare per la realizzazione di tre interventi infrastrutturali per il comprensorio quali la sostituzione/realizzazione degli impianti ‘Dosso delle Beccherie’, ‘Secondino-Monte Splaza’ e ‘Longarino-Monte Splaza’.

Gli interventi ammontano a 13.165.900 euro. Il Comune di Artogne e la Comunità Montana di Vallecamonica concorreranno al cofinanziamento per una quota pari ad euro 5.682.950 euro. Mediante la proposta di Patto territoriale, il partenariato richiede a Regione Lombardia un cofinanziamento della restante quota per un totale di 7.482.950 euro.

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