Era il 15 ottobre dell’anno scorso quando un operaio ucraino di 60 anni finì in ospedale con una ferita da accoltellamento inferta da un connazionale di 51 anni. Per l’episodio quest’ultimo è stato condannato nei giorni scorsi a sei anni con rito abbreviato.
I due, entrambi al lavoro per una ditta di carpenteria metallica a Darfo, condividevano un appartamento a Costa Volpino, nella zona del ponte Barcotto, insieme ad un terzo connazionale. La sera di quel giorno scattò il litigio per futili motivi, probabilmente per una sigaretta accesa: né la vittima né l’aggressore ricordano bene cosa sia successo, in preda ai fumi dell’alcol.
La lite era però presto degenerata, finendo con il 51enne che prese un coltello con lama di dieci centimetri e colpì il 60enne all’addome. Quest’ultimo era finito in prognosi riservata e poi fu dimesso con trenta giorni di prognosi, mentre l’aggressore era stato portato in carcere e successivamente era stato messo agli arresti domiciliari. Durante l’udienza preliminare i suoi difensori avevano chiesto l’assoluzione per legittima difesa.