La Vallecamonica e la Val di Scalve diventano protagoniste della gestione delle attività legate alla pesca sul territorio. Dopo la nascita, nel febbraio scorso, dell’Associazione Temporanea di Scopo “Ats Bacino di Pesca 10 Vallecamonica”, il 22 aprile la Regione –tramite l’Ufficio Territoriale di Brescia- ha sottoscritto la convenzione che affida per i prossimi cinque anni la gestione della pesca all’Ats appena formatasi, che potrà collaborare con le associazioni di pescatori presenti sul territorio.
L’aggregazione è formata dalle Comunità Montane di Vallecamonica e di Scalve, dai Comuni di Borno e Corteno Golgi, dalle Unioni Pescatori Bresciani e Bergamaschi, dall’Arci Pesca e dall’Anlc Settore Pesca. L’accordo porterà sul territorio oltre cinquanta guardie ittiche che controlleranno le attività di pesca, ma anche cinque guardiapesca della Comunità Montana che saranno a breve formate. L’ente comprensoriale ha poi dettato le regole che varranno lungo tutto il Bacino 10 Vallecamonica, che comprende il territorio da Pisogne a Pontedilegno ed anche la Val di Scalve.
Chi vorrà pescare dovrà avere un Libretto Segna Pesci (ritirabile in Comunità Montana) ed un Permesso di pesca, acquistabile in alcuni punti vendita convenzionati. Il costo di quest’ultimo varia a seconda della sua durata: il giornaliero costa 12 euro per la pesca no kill e 15 per la pesca con catture; l’annuale invece ha un prezzo di 30 euro per la no kill e 35 euro per la pesca con catture.
All’Ats Bacino di Pesca 10 Vallecamonica anche il compito di organizzare manifestazioni agonistiche che possano avere attrattività turistica, di posare dei cartelli intorno alle acque in concessione e sui campi gara. Il piano approvato dalla Regione, infine, prevede il ripopolamento ittico tramite gli incubatoi di Angolo Terme, Corteno Golgi e Vezza d’Oglio.