E’ cresciuta notevolmente la raccolta di generi alimentari portata avanti dalle Acli bresciane presenti in Vallecamonica tramite il progetto Rebus (acronimo per Recupero Eccellenze Beni Utilizzabili Solidalmente).

Un’iniziativa che coinvolge dieci supermercati sparsi da Edolo a Darfo, ma anche le Amministrazioni Comunali di alcuni paesi e numerose associazioni e cooperative presenti sul territorio: lo scopo è quello di raccogliere beni alimentari prossimi alla scadenza ma ancora in ottime condizioni e consegnarli alle famiglie della Valle in difficoltà segnalate dai Servizi Sociali o alle comunità residenziali.

Se nei due anni appena trascorsi la raccolta era arrivata a circa due tonnellate e mezzo, nel solo mese di dicembre scorso sono state raccolta quasi quattro tonnellate di cibo fresco, prodotti da forno e da gastronomia.

Applicando la media del recupero di questi mesi, spiegano le Acli, sono oltre 50 le tonnellate di cibo in buone condizioni che non diventano rifiuto: grazie alla Legge Gadda del 2016 questi prodotti non sono sprecati, ma recuperati andando contro lo spreco alimentare e riducendo anche la quantità di rifiuti.

Resta però molto da fare: le Acli, ad esempio, propongono ai Comuni di incentivare i punti vendita sul loro territorio a partecipare alla raccolta rivedendo parte della tariffa dei rifiuti a loro applicata, cosa sempre prevista dalla Legge Gadda.

A contribuire all’iniziativa, in Valle, ci sono l’Associazione Il Torrente, la Cooperativa Exodus, la San Vincenzo, la Cooperativa Azzurra, la Casa del Fanciullo, le Suore Messicane, l’Operazione Mato Grosso, il Comune di Esine, la Cooperativa di Bessimo, la Caritas di Cividate e Piamborno, la Cooperativa Il Tralcio, la Rete Alimentare Valgrigna e l’Unione dei Comuni Civiltà delle pietre.

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