“Grazie, Agape, per essere stata la nostra guida in questi anni. Non potremo dimenticarti mai, e cercheremo di essere degni dell’eredità preziosa che ci hai consegnato”. Con questo messaggio le Fiamme Verdi di Brescia hanno annunciato martedì mattina, 1 ottobre, la scomparsa di Agape Nulli Quilleri, Presidente onoraria dell’Associazione.
Agape Nulli era nata a Iseo il 16 marzo 1926, in una famiglia dalle forti convinzioni liberali. Dopo lo scoppio della guerra e la morte in Montenegro del fratello Giuseppe (1942), crebbe respirando le sempre più eloquenti posizioni antifasciste della famiglia. In seguito, anche grazie al contributo di alcuni insegnanti del Liceo Arnaldo iniziò a maturare un entusiasmo contro il regime fascista.
Già dall’8 settembre 1943, benché ancora studentessa liceale diciassettenne, iniziò a svolgere i primi incarichi di supporto al nascente movimento resistenziale. In svariate occasioni accompagnò uomini in fuga dal Sebino alla Vallecamonica, trasportò volantini e stampa clandestina, ma anche vestiti, cibo e persino armi e munizioni per i “ribelli”, dalla città al Sebino. Divenne una tra le più attive staffette partigiane delle Fiamme Verdi. Non scelse mai un nome di battaglia: fu per tutti semplicemente Agape.
Nel 1944 fu arrestata con l’accusa di aver consegnato un carico d’armi in Valcamonica e fu rinchiusa a Canton Mombello, dove rimase fino alla liberazione della città. Agape subì l’interrogatorio di Erik Priebke, il famigerato boia delle Fosse Ardeatine.
Liberatasi dal carcere il 24 aprile 1945, si diresse subito a casa di Sam Quilleri, il vice comandante della Brigata FF.VV. “X Giornate”, che sarebbe diventato di lì a poco suo marito, compagno nella vita e nelle molte battaglie politiche, sociali e civili del dopoguerra.
Nel 2009 fu chiamata alla presidenza dell’Associazione Fiamme Verdi di Brescia, incarico che ha ricoperto fino all’ultimo.
Scrivono le Fiamme Verdi bresciane nel loro ricordo: “Chiunque l’abbia conosciuta o anche solo incontrata ne ha potuto sperimentare la preparazione intellettuale, la saldezza ideale, la dirittura morale”.
E ancora: “Agape Nulli Quilleri è stata una donna veramente e pienamente libera, mossa da uno slancio vitale contagioso, sostenuta da un’incrollabile fede per la libertà e capace di fornire un’ispirazione sferzante, che richiamava alla responsabilità individuale e collettiva nei confronti della società, senza scuse e senza fronzoli”.
Non ha mai perso occasione, fino all’ultimo di esortare le “sue” Fiamme Verdi all’impegno, alla testimonianza, alla lotta per la Libertà.
La camera ardente di Agape Nulli Quilleri è allestita all’obitorio del Civile a Brescia. Giovedì 3 ottobre, alle 15.30, nella parrocchia del Buon Pastore, dai Comboniani di viale Venezia, si svolgeranno i funerali.