Ieri, 4 novembre, era la giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità d’Italia. Non si è potuto celebrare la ricorrenza come gli altri anni: l’Ana di Vallecamonica ha optato per una cerimonia ridotta al sacrario militare, alla quale ha preso parte soltanto una ristretta delegazione, in rappresentanza dell’intera Sezione.

Al Tonale c’erano il presidente Mario Sala, i vertici sezionali dell’Ana di Vallecamonica e di Trento, il sindaco di Ponte di Legno, Ivan Faustinelli, i rappresentanti dei tre gruppi dalignesi (Ponte, Pezzo, Precasaglio-Zoanno) e pochi membri delle truppe alpine in armi.

Il programma classico, che prevede la messa nella chiesetta di San Bartolomeo, il lungo corteo fino al sacrario del Tonale è stato rivisto e ridotto per rispettare le norme anti Covid. Si sono tenute soltanto la benedizione da parte del cappellano don Massimo Gelmi e del parroco di Pezzo don Antonio Leoncelli, la deposizione della corona d’alloro all’altare del sacrario militare del Passo e la recita della Preghiera per i caduti.

Pochi, ma significativi gesti per non interrompere del tutto il momento della preghiera, della gratitudine e della memoria che caratterizzano il 4 novembre. Cerimonie ridotte anche quelle organizzate sul territorio dai diversi Comuni.

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