E’ stata una giornata semplicemente perfetta, quella di domenica, con un cielo azzurro ed un sole caldo e splendente che ha accarezzato i volti dei numerosi alpini partecipanti all’Adunata sezionale camuna, andata in scena da venerdì a domenica, appunto, a Montecampione.

“Siamo qui per vivere la montagna e sentirci parte del territorio”, ha detto Ciro Ballardini, presidente dell’Ana di Vallecamonica durante i discorsi ufficiali seguiti alla tradizionale sfilata lungo le vie della località, “Montecampione è diversa dai luoghi che frequentiamo in Alta Valle, ma ha lo stesso spirito che fa la nostra una sezione forte e coesa”.

La località è ben rappresentata dai gruppi di Artogne, Pian Camuno e Vissone, padroni di casa di una quinta edizione dell’adunata sezionale anticipata rispetto al previsto (solitamente si tiene a metà settembre), per coinvolgere anche i turisti che in questo periodo affollano Montecampione.

E la folla delle grande occasioni c’era: un modo, per le penne nere, di farsi conoscere anche là dove solitamente non si tengono cerimonie commemorative, ma dove la loro presenza è garantita. Alla giornata finale erano presenti anche le autorità, con Barbara Bonicelli (sindaca di Artogne), Giorgio Ramazzini (sindaco di Pian Camuno) e Massimo Maugeri della Comunità Montana.

“Gli alpini ci danno un senso di appartenenza unico”, ha aggiunto Paolo Birnbaum, presidente del Consorzio Residenti, per cui i valori alpini sono quelli di cui Montecampione necessita per il rilancio. Valori che è stato deciso saranno ricordati, dall’anno prossimo, ogni ultima domenica di agosto, con una Messa in quota a 1.800 metri, dedicata ai caduti locali ed alla difesa della patria, e per ricordare l’affetto di Montecampione verso le penne nere.

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