(Nella foto la messa al Gnutti del 56esimo Pellegrinaggio in Adamello)

La 93ª Adunata Nazionale degli Alpini, in programma dal 7 al 10 maggio a Rimini-San Marino, è stata rinviata alla seconda metà di ottobre, come deciso all’unanimità dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale Alpini a marzo.

E’ degli scorsi giorni la notizia, sempre giunta dall’Ana nazionale, dell’annullamento della 57esima edizione del Pellegrinaggio in Adamello, che si sarebbe dovuta svolgere dal 24 al 27 luglio in terra trentina, sotto l’organizzazione dell’Ana di Trento.

Il commento di Mario Sala, presidente della Sezione Ana di Vallecamonica, alla luce delle decisioni prese dall’Ana:

Rinviato il Pellegrinaggio, come hanno incassato la notizia gli alpini della Vallecamonica? “Il Pellegrinaggio rientra nelle manifestazioni nazionali. Un evento che non può essere improvvisato: richiede settimane, mesi di tempo per l’organizzazione delle colonne, la stesura del regolamento, la presenza dei rifugi, e in questo momento queste non possono essere attuate. Era abbastanza inevitabile che si arrivasse a questa decisione. Si valuterà se fare una cerimonia in forma ridotta e con tutte le precauzioni, anche se non sappiamo cosa possa voler dire, bisognerà valutare le condizioni in cui ci troveremo a fine luglio. Certo fare una piccola cerimonia è un fatto importante per la memoria degli alpini e non dimenticare il pellegrinaggio sia l’Ortigara (le due  manifestazioni che con l’Adunata rappresentano più di tutte l’Ana)”.

Nostalgia in questi giorni per le penne nere camune, che avrebbero dovuto essere a Rimini per l’Adunata: “Il dispiacere di tutti per non potersi trovare all’Adunata di Rimini è reale: sia dei camuni che soprattutto di quelli della Romagna che avevano già predisposto un programma importante. Non sappiamo effettivamente se si potrà o meno recuperarla a ottobre. Resta il rammarico di non poter fare la nostra principale Adunata, così come c’è il dispiacere per non poter effettuare le nostre feste di sezione e dei gruppi. Ma recupereremo il tempo perduto, adesso ciò che conta è rispettare le regole”.

Gli alpini camuni di fronte all’emergenza, come sempre, non sono stati a guardare: “Non è un periodo facile. Abbiamo cercato di fare quello che potevamo e lo abbiamo fatto con passione, lo hanno fatto i gruppi nelle loro comunità, l’ha fatto in modo particolare la Protezione civile Ana con delle iniziative condivise da tutta la sezione”.

Anche l’Ana camuna ha perso negli ultimi mesi tanti amici colpiti dal virus: “Una nota molto triste per la sezione. Abbiamo avuto la perdita anche di un capogruppo, la perdita di delegati e amici che non ce l’hanno fatta. Organizzeremo, appena sarà possibile, un momento di ricordo, una preghiera per chi non abbiamo potuto accompagnare al cimitero con i nostri gagliardetti”.

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