In attesa di evoluzioni delle condizioni ambientali e di innevamento della montagna il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino – CNSAS ha annunciato domenica sera di aver temporaneamente sospeso le ricerche dell’alpinista inglese disperso in Adamello.
Dopo che sabato mattina gli scavi nella neve con i badili avevano permesso di ritrovare alcuni oggetti appartenenti ad Aziz Ziriat, la cover del cellulare e una tessera (poco distanti da dove mercoledì scorso era stato rinvenuto il corpo senza vita del suo compagno di escursione Samuel Harris) le speranze di giungere al rinvenimento del corpo del 35enne si erano alzate.
Così domenica, per tutta la giornata, gli operatori hanno scavato con le pale in un’area di circa 5.500 metri quadri, in uno scenario dove la neve raggiungeva un’altezza dai cinquanta centimetri ai quasi due metri nei punti di accumulo di neve ventata.
Al lavoro anche una unità cinofila del Soccorso Alpino, specializzata nella ricerca in valanga. Una squadra di soccorritori, inoltre, è scesa verso valle a piedi, ripercorrendo la traccia registrata dal cellulare dei due alpinisti, dalla Bocca di Conca fino al bivacco Malga Dosson.
Non si sono più registrati però sviluppi significativi. Il Soccorso Alpino e Speleologico ha ringraziato tutte le forze in campo per la collaborazione in questa complessa operazione di ricerca, che ha coinvolto ad oggi oltre 500 persone, tra cui 7 unità cinofile, comunicando che il Centro di Coordinamento sta definendo la strategia da adottare nel prossimo periodo.