Dopo il trasferimento, nella mattinata di ieri, nella sala mortuaria dell’ospedale di Edolo, oggi la salma dell’alpinista altoatesino Thomas Haller potrà far rientro a San Leonardo in Passiria, in provincia di Bolzano.

 

Il corpo del 47enne è stato avvistato mercoledì mattina, dopo due giorni di ricerche serrate che hanno richiesto un grande dispiegamento di forze: 23 tecnici della V Delegazione Bresciana del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), SAGF (Soccorso alpino Guardia di Finanza) e Carabinieri. È intervenuto anche l’elicottero dell’ALTAIR di Bolzano.

Dopo più di due giorni ricerche in condizioni estreme, ieri attorno alle 7.30, calandosi in un crepaccio nella zona compresa tra il passo Brizio e il Corno Bianco, a 3088 metri di quota, gli uomini coordinati da Pierangelo Mazzucchelli l’hanno avvistato.

Di Thomas Haller non si avevano più notizie da domenica. L’uomo è probabilmente stato tradito dalla montagna che tanto amava sulla via del ritorno al bivacco Zanon Morelli, dove aveva dormito la notte tra sabato e domenica. Nonostante la grande conoscenza dell’ambiente e la preparazione fisica e tecnica, Haller è precipitato per oltre trenta metri all’interno di un crepaccio, dove ha trovato la morte.

Thomas Haller era molto conosciuto in Alto Adige dagli appassionati di montagna e non era la prima volta che percorreva le creste dell’Adamello.

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