La campagna vaccinale per difendersi dal Covid-19 prosegue a pieno ritmo, in Vallecamonica, dove nei primi tre giorni in cui l’Asst camuna ha iniziato a somministrarlo, sono state 270 le dosi già inoculate al personale sanitario che ha aderito alla campagna.
A loro, ieri, se ne sono aggiunti altri 144, a testimonianza di come gli operatori della sanità camuna stanno aderendo numerosi. A sostegno della campagna, dopo il comunicato congiunto della direzione generale dell’Asst e delle Organizzazione Sindacali, si esprime anche la Cgil di Vallecamonica-Sebino, che considera la vaccinazione “un atto di responsabilità”.
“La pandemia potrà essere sconfitta solo se verrà sempre più considerata una questione non individuale ma –appunto– collettiva, dell’intera società”, dice il sindacato, secondo cui “deve essere assicurata con la massima capillarità e trasparenza una campagna vaccinale che veda il coinvolgimento consapevole dei cittadini e delle cittadine, attraverso un’informazione adeguata e diffusa che renda omogeneo su tutto il territorio nazionale il diritto alla corretta informazione e alla tutela della salute”.
La Cgil esprime comunque preoccupazione per i ritardi che si stanno accumulando in questi giorni, sia nella distribuzione delle dosi che nelle modalità di somministrazione: “Segnaliamo con preoccupazione”, prosegue il comunicato, “come non sia ancora a regime l’implementazione del bando relativo all’assunzione di medici ed infermieri, in cui sono coinvolte le Agenzie di somministrazione per la cui azione non sembrerebbe adeguata la previsione economica per garantire la parità di trattamento dei lavoratori e delle lavoratrici. Inoltre, per l’ennesima volta si utilizza la somministrazione senza garantire prospettive occupazionali ai lavoratori e alle lavoratrici rischiando di vanificare anche l’obiettivo di reclutamento”.
La Cgil, infine, si impegna “a svolgere una campagna capillare di sensibilizzazione affinché tutti siano adeguatamente informati e consapevoli della necessità di vaccinarsi per la salute propria e di tutta la collettività”.