Le scuole dell’infanzia dovranno riaprire il 14 settembre, non il 7, come sembrava già deciso e come hanno nuovamente chiesto alcuni Comuni lombardi insieme ai dirigenti scolastici e alle associazioni delle scuole paritarie in una lettera inviata al governatore Fontana.

“In considerazione di quanto prospettato, delle aspettative determinatesi tra i genitori e le famiglie – si legge nella lettera – si chiede di riconsiderare i termini dell’apertura dei servizi all’infanzia o in subordine concedere la dovuta autonomia ai gestori di poter iniziare il calendario a partire dal 7 di settembre, considerando questo periodo come tempo scuola ricompreso nel calendario scolastico e soggetto all’applicazione delle linee guida definite dal Miur”.

Ma in una nota, Regione Lombardia non sembra lasciare spazi di manovra: “La competenza sul segmento educativo 0-3 anni è delle Regioni (e in tal caso l’apertura sarà possibile dal primo settembre). Il segmento 3-6 anni è invece di competenza statale, per cui il Ministero dell’Istruzione ha emanato una specifica ordinanza che ha previsto la data del 14 settembre 2020 per l’inizio delle lezioni per tutte le scuole dell’infanzia, oltre che del primo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale dell’istruzione”.

La Lombardia spiega che, per l’anno scolastico 2020/2021 l’ordinanza ministeriale deroga anche l’attribuzione dell’ordinaria competenza delle Regioni in merito alla definizione del calendario scolastico e chiarisce: “Le giuste richieste di flessibilità per garantire un ordinato avvio dell’anno scolastico e formativo nel migliore rispetto delle esigenze delle famiglie e degli operatori devono essere indirizzate al Ministero dell’Istruzione. Regione Lombardia si riserva di fare la sua parte nei diversi tavoli inter-istituzionali, in cui continuerà ad avanzare richieste e proposte”.

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