Compare anche l’Asst della Vallecamonica nella classifica, giunta alla settima edizione, stilata ogni anno dalla rivista inglese Newsweek in collaborazione con Statista dedicata ai migliori ospedali del mondo, realizzata grazie a migliaia di interviste ad esperti sanitari, pazienti e avvalendosi dei vari parametri sulla qualità delle strutture.
Se a livello globale il primo posto è andato alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, negli Stati Uniti, l’Italia (che rientra tra i trenta Paesi presi in considerazione) occupa 130 posizioni su 250, oltre a sei menzioni speciali.
A farla da padrona, per quanto riguarda il nostro Paese, è la Lombardia, con il Niguarda di Milano primo ospedale ad essere citato, al 37esimo posto; seguono il Policlinico Gemelli di Roma ed il San Raffaele di Milano. La Vallecamonica, con l’ospedale di Esine, figura al 130esimo posto tra gli italiani, pur non riuscendo a rientrare tra i primi 250 nosocomi, ma comunque dentro i 2.400 mondiali presi in considerazione.
“È una grande soddisfazione”, hanno commentato Attlio Fontana e Guido Bertolaso, rispettivamente Governatore della Lombardia e assessore al Welfare, “vedere che tra i primi nove posti della classifica per l’Italia ben cinque ospedali sono lombardi, di cui tre pubblici e due privati accreditati”.
Tutte le strutture hanno ricevuto, giovedì a Milano, un attestato della Regione che riconosce loro l’impegno nell’erogazione di servizi sanitari di qualità. Per l’ospedale di Esine era presente Corrado Scolari, direttore generale dell’Asst di Vallecamonica.