Sono dieci le assoluzioni, quella dell’allora vice sindaco Giuseppe Polonioli e di nove imprenditori, che hanno portato alla chiusura della vicenda di presunti appalti pilotati e turbativa d’asta che qualche anno fa aveva coinvolto l’amministrazione di Cimbergo.
Le dieci assoluzioni vanno ad aggiungersi a 13 patteggiamenti (tra i quali quello dell’ex sindaco Gian Bettino Polonioli) e ai tre processi celebrati con rito abbreviato. Un’inchiesta che aveva portato anche ad arresti ai domiciliari.
Nel sistema scoperto dagli inquirenti ci sarebbero stati imprenditori che si sarebbero prestati a riempire la graduatoria. Non avrebbero però poi proseguito nell’iter della gara d’appalto e questo avrebbe reso vita facile all’azienda risultata vincitrice con un ribasso irrisorio e che veniva individuata prima dell’apertura del bando.
Tre gli appalti che finirono nel mirino della procura tra la primavera 2017 e l’aprile 2018: quello per i lavori di risezionamento alveo del torrente Varecola, quello per la riqualificazione energetica del municipio dal valore di 229.358,81 euro e infine quello per la realizzazione di opere di difesa «da colate detritiche lungo il torrente Varecola/Figna» dal valore di 1,23 milioni di euro.