È iniziata a Rogno la festa della Cgil della Valle Camonica Sebino, dal titolo “Fondata sul lavoro”. Ad aprire i lavori questo venerdì mattina la Segretaria Generale della Cgil della Valle Camonica Sebino Barbara Distaso, che ha colto l’occasione per ricordare i criteri fondamentali da tenere presenti per realizzare correttamente la riqualificazione delle aree dismesse, tema centrale del dibattito della mattinata.
Nella prima parte Donato Bianchi, ex Segretario Generale della Fillea della Valle Camonica, ha ricordato tutto il percorso della vertenza del gruppo Vela di Corte Franca a 10 anni di distanza. Dall’annuncio dei licenziamenti, alla cessazione dell’attività produttiva fino alla stesura del libro dal titolo “Sinergie Rigenerative” sulle ipotesi di riconversione dell’area, volume di cui ha parlato anche la professoressa Barbara Angi.
Sono intervenuti sull’argomento l’allora sindaco di Corte Franca Giuseppe Foresti, ma anche l’attuale sindaca Anna Becchetti, che ha messo in evidenza che la riqualificazione dell’area deve transitare dalla qualità della soluzione individuata e non solo dalla semplice occupazione del sito di 170.000 metri quadri, spiegando la contrarietà dell’amministrazione ad un insediamento di logistica. La prima parte si è conclusa con l’intervento di Ivan Comotti, ex Segretario Generale della Fillea Lombardia, che ha spiegato come la vertenza Vela fu una vertenza simbolo a livello nazionale.
Nella seconda parte delle riflessioni Katia Calabretta, Segretaria Generale della Fillea Lombardia, ha moderato il dibattito relativo al rilancio delle aree dismesse in Valle Camonica ponendo domande chiare agli interlocutori.
Livio Pelamatti, Presidente di Legambiente Valle Camonica, ha messo l’accento sulla necessità di bonificare il territorio e ha affermato che la sostenibilità ambientale, la riduzione dell’impatto ambientale e la specificità delle soluzioni adottate sono elementi essenziali per una corretta riqualificazione e riconversione delle aree dismesse.
“Le aree dismesse devono essere considerate una risorsa e non un costo. Dobbiamo invertire il paradigma” ha dichiarato Ida Bottanelli, Presidente di Fondazione Prossima Generazione Valle Camonica. Successivamente è intervenuto Sergio Cotti Piccinelli, Responsabile del servizio cultura per gli enti territoriali nella Fondazione Valle dei Segni, che ha evidenziato che i 27 milioni di euro previsti per la riqualificazione dell’area NK di Ceto serviranno per insediare due poli dedicat alle incisioni rupestri.
L’architetta Lina Bonavetti della Provincia di Brescia ha evidenziato che i 205 comuni della nostra provincia hanno condizioni molto diverse in termini di riqualificazione delle aree dismesse. Per questo è stato istituito un Osservatorio Provinciale: per facilitare i processi di rigenerazione urbana, di riqualificazione e di rilancio delle aree, compatibili con le caratteristiche del territorio in cui si sviluppano.
Nelle conclusioni il Segretario Generale della Cgil Lombardia, Alessandro Pagano, ha evidenziato che serve un corretto equilibrio tra le ragioni dei lavoratori, delle istituzioni e del privato per la riqualificazione delle aree dismesse. Assenti esponenti di Confindustria ai lavori della Cgil: secondo gli organizzatori ciò non ha permesso di ascoltare l’opinione di un importante soggetto sociale del territorio sul tema. Da parte sua la Cgil Lombardia ha garantito che continuerà ad affrontare questi argomenti, perché ritiene essenziale e importante realizzare una riqualificazione del tessuto urbano con la massima qualità sociale.