Non ha deluso la finale della staffetta 4×100 maschile di sabato sera ai Mondiali di Atletica di Budapest. L’Italia è arrivata seconda, conquistando un prezioso argento, dietro solo agli inarrivabili statunitensi e davanti alla Giamaica.
Tra gli azzurri c’era anche un po’ di Vallecamonica, grazie a Roberto Rigali, atleta bornese che si era già fatto notare nella semifinale di venerdì e che, anche ieri sera, è stato confermato ai blocchi di partenza. Con lui, un altro bresciano, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu.
Gli italiani hanno registrato un tempo di 37”62. Per Rigali una reazione di 148 millesimi, più lenta rispetto alla semifinale, ma il camuno questa volta non ha avuto indecisioni in curva, effettuando una frazione praticamente perfetta, tanto da passare il testimone a Jacobs in tutta velocità.
“E’ stato uno spettacolo incredibile”, sono state le prime parole di Rigali, “è andato meglio della semifinale, non ho avuto più l’incertezza a metà curva”. L’atleta non dimentica chi ha sempre creduto in lui e rivolge un pensiero a Dante Acerbis, presidente della Bergamo Stars, società per cui corre. Ora Rigali spera che la medaglia possa aiutarlo ad entrare in un corpp militare, ma intanto si gode un argento che ha anche un po’ i colori della Vallecamonica.