I festeggiamenti per i 20 anni di LOntànoVerde

I festeggiamenti per i 20 anni di LOntànoVerde

Le attività per festeggiare i primi 20 anni di LOntànoVerde si terranno nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica primo dicembre. Tre i luoghi scelti per gli eventi: il CRAS di Paspardo, il Castello di Gorzone e la Casa Museo di Cerveno.

I festeggiamenti si apriranno sabato 30 alle ore 14.30 con l’evento “Vi presentiamo il Cras e il Centro Faunistico di Paspardo”. Un’apertura al pubblico eccezionale. Un’occasione per scoprire le attività in programma per il 2025 e vedere con i propri occhi cosa significa prendersi cura degli animali selvatici in difficoltà. Non solo: ai bambini verranno proposte delle attività artistiche sempre legate alla natura.

Connesso alle attività del Centro Faunistico in questi giorni è inoltre in corso un contest social – pagina Facebook – tramite il quale si vuole dare un nome ad una cucciola di cervo femmina che dovrà restare all’interno del centro.

Domenica primo dicembre, dalle ore 10 a mezzogiorno sarà la volta di MA CHE BEL CASTELLO!, a Gorzone. La storia della famiglia Federici e quella del maniero, tra loro intrecciate, rivivranno sotto gli occhi di grandi e piccini con il contributo di una serie di bizzarri personaggi. Un evento a cavallo tra storia, architettura ed animazione teatrale.

Per concludere, sempre domenica, dalle 14:30 alle 16:30 con LA CASA MUSEO DI CERVENO E I SUOI TESORI. Un pomeriggio immersi tra i beni etnografici della casa, la SANTA CRUS, il mondo delle api e quello delle erbe.

Moira Troncatti, Presidente dell’associazione, ricorda come siano tante e variegate le figure coinvolte nel corso degli anni: guide ambientali escursionistiche, archeologi, storici dell’arte, biologi, naturalisti, ambientalisti, fotografi, teatranti, animatori culturali, apicoltori…

La parola a Moira Troncatti

LOntànoVerde è un’associazione non profit naturalistico-culturale, di promozione sociale. Dal 2004 s’impegna nella promozione e valorizzazione del territorio della Valle Camonica, con un focus particolare su patrimonio artistico, storico-archeologico e naturale. Incontri con le scuole, escursioni, momenti ludici, eventi divulgativi, laboratori e raccolte di donazioni per la cura della fauna selvatica fanno parte delle attività proposte.

Un lavoro che punta ad accrescere la consapevolezza sul valore di quanto ci circonda, muovendosi in rete con altre realtà. Tra le collaborazioni attive ci sono quelle con il Bio Distretto di Valle Camonica, la FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA, l’associazione culturale CAMUNIVERSO.

C’è chi conosce LOntànoVerde soprattutto per gli eventi organizzati presso il Castello di Gorzone, la Casa Museo di Cerveno, il CRAS e Centro Faunistico del Parco Adamello a Paspardo (unico Centro Recupero Animali Selvatici autorizzato da Regione Lombardia in provincia di Brescia). Saranno questi tre luoghi, gestiti direttamente dall’associazione, ad essere al centro della due giorni di eventi.

Per informazioni:

348 459 5374

eventi@lontanoverde.it

www.lontanoverde.it

Brescia-Iseo-Edolo: in arrivo 14 treni a idrogeno

Brescia-Iseo-Edolo: in arrivo 14 treni a idrogeno

Buone notizie per l’implementazione del progetto “H2Iseo”, relativo ai treni con alimentazione a idrogeno sulla linea Brescia-Iseo-Edolo. Regione Lombardia ha infatti diramato, nella giornata del 26 novembre 2024 un comunicato stampa sull’arrivo di un cospicuo finanziamento.

Si parla di 14 nuovi treni “Donizetti”, alimentati a idrogeno, ai quali verranno destinati più di 183 milioni di euro. A Ferrovie Nord Milano va il mandato per l’acquisto dei mezzi, realizzati da Alstom e destinati a sostituire gli attuali treni diesel.

La prima metà dei treni previsti verrà immessa entro il 30 giugno 2026. Di questi, 7 sono finanziati dal Pnrr, 5 dall’Accordo per lo Sviluppo e la Coesione sottoscritto nel 2023 e 2 dalla Legge di Bilancio 2019. I restanti 7 arriveranno nei mesi successivi.

Si tratta di treni sostanzialmente identici ai Donizetti, per struttura e layout, ma con un veicolo intermedio in più, che al posto di essere destinato ai passeggeri ospita l’impianto a idrogeno.

Ogni treno ha 260 posti a sedere (a differenza degli attuali modelli da 110 o 240) e 8 posti bici; i posti aumentano invece per una variante appositamente studiata “per venire incontro alla vocazione turistica della linea Brescia-Edolo”. La velocità di percorrenza della tratta resterà pressoché invariata.

L’Assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità Franco Lucente ha commentato come, a distanza di circa un anno dalla presentazione del primo treno a idrogeno d’Italia che entrerà in servizio commerciale sulla nostra linea, oggi si dia seguito al progetto.

Lucente ha sottolineato come il progetto in essere desideri migliorare il servizio sia dal lato dell’offerta che da quello della sostenibilità.

La sostenibilità è emersa anche dalle parole di Claudia Maria Terzi, Assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, che insieme a Lucente ha proposto la delibera approvata poi in Giunta.

Terzi ha ricordato come fin dall’inizio Regione abbia supportato il progetto percependolo come avanguardia innovativa per far fronte alle necessità ambientali di una Regione densamente popolata quale appunto è la Lombardia. La linea Brescia-Iseo-Edolo viene qui letta come infrastruttura strategica per il settore ferroviario.

Per maggiori informazioni:

www.lombardianotizie.online/lombardia-treni-idrogeno/

In aumento i casi di violenza contro le donne nel Bresciano

In aumento i casi di violenza contro le donne nel Bresciano

Si avvicina il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Anche in valle sono previste diverse manifestazioni e incontri di sensibilizzazione. Un’operazione chiamata a fare fronte al notevole aumento dei casi nella provincia di Brescia. Diverse le probabili cause: se da un lato è lecito parlare di una crescita del fenomeno, è anche cresciuta la consapevolezza sul tema e quindi la volontà di denunciare. Da fine 2023 è inoltre in vigore la Legge Roccella, che ha ampliato il novero dei reati ascrivibili a violenza domestica.

A destare preoccupazione è soprattutto il numero dei casi di Codice rosso che, solo nel Bresciano, per il 2024 già supera i 2.000. La fotografia dei dati della Questura di Brescia, recentemente presentati, mostra come le istanze siano quasi raddoppiate rispetto al 2023. Oltre 200 i fascicoli aperti nel corso del 2024 per istanze e procedimenti per violenza domestica e atti persecutori. 50 gli ammonimenti decisi dal Questore.

Nonostante la consapevolezza sia aumentata, lo stigma e la vergogna a denunciare restano forti, tanto che si ritiene siano ancora troppe le donne che non sporgono denuncia. Ma a preoccupare non sono solo i numeri, quanto il sempre maggiore coinvolgimento di uomini giovanissimi, spesso con un vissuto di carattere problematico.

Le vittime della violenza di genere non sono, però, solo le donne. “I figli orfani sono ancora più vulnerabili: necessitano di trovare nelle istituzioni il supporto che normalmente darebbe una famiglia: supporto economico, prima di tutto, ma anche psicologico.” Sono le parole che Alice Lanfranchi, figlia di Gloria Trematerra, ha rilasciato al Giornale di Brescia.

Dopo la morte della madre, professoressa di liceo, avvenuta nel 2015 a Niardo per mano del marito Tullio Lanfranchi (dal quale si stava separando), Alice e il fratello Francesco sono stati supportati da una forte rete sociale. Oggi si ritengono “fortunati” per l’aiuto ricevuto, consapevoli che non è una fortuna condivisa da tutti gli orfani della violenza di genere.

Dopo la perdita di un genitore e l’incarcerazione dell’altro, è concreto per i bambini il rischio di restare soli. Le cifre fornite da recenti ricerche impongono una riflessione. Oltre un terzo (il 36%) ha assistito alla morte della madre. Nel 27% dei casi in cui un genitore è morto per mano dell’altro, il padre si è poi suicidato. In Italia gli orfani di femminicidio sono oltre 2.000: di questi, 74 sono in Lombardia.

Presentato presso il Palazzo Lombardia, il 20 novembre 2024 è diventato operativo l’Osservatorio Nazionale Indipendente sugli Orfani Speciali. L’associazione, nata dall’esperienza di Telefono Donna Italia, ha per mission la sensibilizzazione di “istituzioni e cittadini sulle sfide emotive, sociali ed economiche di queste bambine e bambini, fornendo loro assistenza concreta.”

Un obiettivo da raggiungere anche grazie all’assistenza alle famiglie affidatarie, ricerche specifiche e un lavoro volto ad “influenzare le politiche pubbliche per migliorare il sistema di welfare e garantire diritti e servizi adeguati alle vittime invisibili della violenza domestica.” Il centro, attivo a Milano presso la ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, mette a disposizione una linea telefonica dedicata, attiva h24: 392 772 3210.

Disastro del Gleno, 101 anni dopo

Disastro del Gleno, 101 anni dopo

La mattina del primo dicembre 1923 crollava la Diga del Gleno. Una tragedia dalla quale ci separano oggi 101 anni e a cui ci avvicinano una serie di commemorazioni sul territorio. Grazie ad un’ampia partecipazione di Enti e realtà a vario titolo coinvolte, si comincia già domenica 24 novembre.

Ad aprire il programma sarà una fiaccolata organizzata dalle parrocchie di Vilminore, Pezzolo e Vilmaggiore. Alle ore 14 del 24 da Pianezza si salirà alle rovine della diga da cui, con le fiaccole accese, si scenderà poi verso Bueggio, prima frazione ad essere stata travolta dalla rovinosa discesa dell’acqua. Presso il ponte verranno deposti dei fiori in ricordo, mentre alle ore 17 si terrà la Messa.

Sabato 30 novembre saranno gli studenti dell’Olivelli-Putelli di Darfo a ricordare la vicenda, con una giornata suddivisa in tre momenti distinti: alle 10 nell’Aula magna di via Ubertosa si terrà la presentazione dei progetti dedicati al Gleno per l’anno 2025, seguita alle ore 11 da un recital con momento musicale presso la Chiesa del Sacro Cuore di Corna. Alle 15:30 invece, la Sala consiliare del Municipio di Angolo Terme ospiterà la presentazione del libro “Il Disastro del Gleno 1923-2023. I sopravvissuti: gli invisibili di una tragedia. Lo sguardo sulla vita di una di loro”, di Francesco Zeziola.

Anche domenica primo dicembre, giorno esatto della ricorrenza, si terranno più eventi. Alle 7:15 presso la chiesa di Bueggio verrà celebrata la Messa, alle 7:35 le campane di Corna suoneranno a distesa, seguite alle 7:40 dalla preghiera in ricordo e dal lancio di un mazzo di fiori dal ponte sul Dezzo.

Alle 8:15 partirà da Bueggio la STAFFETTA DELLA MEMORIA, che farà tappa alla chiesa di Dezzo (dove alle 10:30 verrà celebrata la Messa) e al ponte di Angolo Terme, giungendo infine alla Chiesa del Sacro Cuore di Corna, dove si terrà un momento di commemorazione. Alle ore 11 ci sarà invece la Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Corna. Alle 16:30 il Cinema Prealpi di Schilpario ospiterà lo spettacolo “La ciclopica costruzione. Il disastro del Gleno e le sue storie”, con voce narrante di Giorgio Personelli e accompagnamento musicale.

Per maggiori informazioni:

pagina Facebook Gleno. Una comunità di eredità | vilminore@valdiscalve.it

La prematurità all’Ospedale di Esine

La prematurità all’Ospedale di Esine

Nel pomeriggio di mercoledì 20 novembre, presso la Sala conferenze dell’Ospedale di Esine, si è tenuto un incontro aperto al pubblico, dedicato alla Giornata mondiale della prematurità, dal titolo Accesso a cure di qualità ovunque!

All’evento hanno preso parte gli operatori del Dipartimento Materno-Infantile dell’ASST della Valcamonica, volontari di più associazioni e il Prof. Gaetano Chirico, già Direttore della UO di Neonatologia e TIN dell’ASST Spedali Civili di Brescia, nonché Presidente dell’Associazione TinCORAGGIO.

Il nome dell’associazione deriva dall’acronimo Terapia Intensiva Neonatale ed è dedicato ad incoraggiare – con attività molto pratiche tra cui la donazione di apparecchiature specifiche – quelli che il Professore chiama “i piccoli guerrieri”: i bambini nati prematuri. Una realtà che ha visto la luce soprattutto grazie al supporto dei genitori e dell’esperienza da loro maturata.

il Prof. Chirico

La Giornata mondiale della prematurità – che ricorre il 17 novembre – cadeva quest’anno di domenica. Da qui la volontà di spostare la celebrazione a mercoledì 20, mentre già da diversi giorni la sede ospedaliera di Esine espone la mostra fotografica a tema, corredata dai simbolici fiocchi viola.

L’evento è stato l’occasione per condividere testimonianze, emozioni e anche qualche dato. Un bambino nasce prematuro quando il parto avviene prima delle 37 settimane di gestazione. La possibilità di sopravvivenza inizia alla 22esima settimana. Prima delle 32 settimane si parla di prematurità “grave”. Sono circa 13 milioni i bambini che vengono al mondo prematuri, di cui 25.000 in Italia e una quarantina in Valle Camonica.

Corrado Scolari, Direttore Generale dell’ASST della Valcamonica

Casi in cui il momento di gioia nel dolore del parto rischia di trasformarsi in fonte di fragilità aperta all’incertezza. Per questo è importante, come hanno raccontato le infermiere presenti in sala, assicurare il maggior comfort possibile al neonato e anche alla famiglia.

Fondamentale diventa allora riuscire a garantire la vicinanza, in quanto anche il tatto dei genitori e il fatto di sentirne la voce gioca un ruolo importante per il piccolo. Si rende quindi necessario avere delle accortezze anche sull’ambiente, riducendo al minimo gli stimoli quali luci e rumori, creando un’atmosfera consona al sonno ristoratore.

il Dott. Dario Magnini

“A spaventare un genitore di un neonato prematuro è soprattutto la mancanza di conoscenza. L’arrivare senza preparazione ad un evento così forte” racconta il Dott. Dario Magnini, Primario di Pediatria e Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale di Esine.

Presso il nostro ospedale, i genitori vengono coinvolti in incontri di formazione e supporto sia prima del parto che dopo la nascita. Inoltre, le infermiere che lavorano al nido sono le stesse della Patologia Neonatale. Per i casi di maggiore emergenza si ricorre al Civile di Brescia, dove tra l’altro è presente una delle rare banche di latte materno di Lombardia.

Nel corso dell’incontro, dati e testimonianze si sono alternati alla musica di una tastiera. A suonarla c’era Angelica, liceale non vedente con la passione per il pianoforte classico e le lingue straniere. Prematura, alla nascita pesava solo 525 grammi, tanto che la madre – ostetrica – la chiamava “il mio mezzo pacchetto di zucchero”. La sua interpretazione del Preludio di Bach ha commosso tutti.

il Prof. Chirico racconta l’emozione di questa giornata
Dott.ssa Iolanda Fedriga, ostetrica, coordinatrice di tutte le ostetriche dell’ASST della Valcamonica e di tutti i consultori territoriali, madre di Angelica

Venerdì 29 novembre, alle ore 10:05 andrà in onda una puntata di VocePRESENTE dedicata all’evento. La puntata si potrà poi riascoltare dalla pagina della trasmissione.