Prosegue il processo per peculato per aver utilizzato a fini personali una Nissan Qashqai messa a disposizione del Gabinetto di Presidenza a Pier Luigi Mottinelli, presidente della Provincia di Brescia fino un anno fa.

Per l’accusa non era autorizzato a servirsi di un’automobile noleggiata dalla Provincia, con un contratto a lungo termine, per percorrere per almeno quattro volte la settimana, andata e ritorno, il viaggio da casa, a Stadolina di Vione, fino in città, alla sede dell’ente che presiedeva.

Secondo la difesa, grazie a questa soluzione, il Broletto ha risparmiato diverse centinaia di euro in carburante ed autisti. Martedì in aula sono stati ascoltati alcuni testimoni, tra cui Cesare Ferrari, funzionario all’ufficio personale della Provincia da 40 anni, che ha fatto notare che solo Mottinelli si arrangiava con i viaggi: tutti gli altri presidenti, ma anche gli assessori, si facevano prelevare a casa e riportare indietro sempre con l’auto di servizio e l’autista.

Il pm Ambrogio Cassiani non ha però reperito norme, regole o documenti che lo autorizzassero ad agire in tal modo. Per sapere se Mottinelli fosse nel giusto o meno, bisognerà attendere il 18 febbraio 2020, probabile giorno della sentenza.

Share This