Il recupero del numero di targa della Ford Fiesta avvistata la settimana scorsa nel lago d’Iseo, ad 80 metri di profondità, di fronte al cementificio di Tavernola Bergamasca, da parte di due subacquei, potrebbe aver svelato il nome della persona i cui resti sono stati trovati all’interno dell’auto.
Sarebbe Rosario Tilotta, pensionato nato in Tunisia ma siciliano di origine, che nel 2004, a 59 anni, si era trasferito a Rosciate di Scanzo. A confermare che il corpo sia quello dell’uomo ci penserà l’autopsia, da effettuare una volta recuperato il mezzo.
A questo proposito, l’arrivo sul Sebino dei sommozzatori da Genova, previsto per giovedì prossimo, potrebbe essere anticipato, mentre gli inquirenti non si sbilanciano sulle indagini, sebbene Tilotta non risulti avere avuto precedenti penali o essere stato coinvolto in vicende legate alla criminalità.
Per un mistero quasi risolto, ne resta un altro, quella della moglie dell’uomo, una donna albanese più giovane di lui di 30 anni, che nel 2007 lasciò l’Italia e che ora non si trova. I Carabinieri hanno già contattato la Polizia albanese, che sta collaborando nelle ricerche: la donna, che aveva denunciato la sparizione dell’uomo solo qualche settimana dopo, ha lasciato l’Italia insieme al figlio, nato otto mesi dopo la scomparsa di Tilotta.
Nell’attesa di chiarire questi dubbi, l’Autorità dei Laghi ha interdetto la navigazione e l’immersione nell’area interessata dal ritrovamento fino a giovedì prossimo, per non inquinare la scena e per allontanare i curiosi.
[Foto da Bresciaoggi]