La Vallecamonica, così come tutta la provincia di Brescia, è stata individuata come zona ad alto rischio dal Ministero della Salute per l’influenza aviaria ad alta patogenicità H5n8.

Per questo l’Ats Montagna e il distretto veterinario di Vallecamonica-Sebino hanno scritto a tutti gli allevatori avicoli di carattere rurale, per avvertirli del pericolo e raccomandare una serie di norme di comportamento.

È stata anche chiesta la collaborazione degli enti e delle associazioni che hanno a che fare o si rapportano con il mondo agricolo.

In tutti gli allevamenti avicoli all’aperto (non solo quelli di carattere industriale, ma anche quelli rurali, più difficili da raggiungere e controllare) devono essere rispettate una serie di prescrizioni.

Tra queste il fatto che il pollame deve essere allevato in luoghi recintati e che le aree di alimentazione e abbeverata devono essere coperte. Inoltre l’acqua non deve provenire da serbatoi di superficie, non devono essere presenti corsi d’acqua e devono essere disponibili strutture in grado di ospitare gli animali al coperto, in caso fosse richiesto dall’autorità sanitaria.

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