Avis Lombardia scende in campo insieme ad Areu, Azienda regionale di emergenza urgenza, nella regione italiana più colpita dal coronavirus, coinvolgendo i suoi 276mila donatori nella lotta contro la pandemia.

Un programma coordinato e condiviso che vedrà collaborare l’intera rete trasfusionale regionale per sottoporre i donatori lombardi – e quindi anche quelli camuni – a test sierologici. Il test, appena disponibile, verrà effettuato in occasione di un accesso già programmato per una donazione presso la sede di raccolta.

Al donatore che risulterà portatore ad alto titolo di anticorpi specifici per Sars-CoV-2 verrà chiesto di donare periodicamente plasma, ricontrollando nel tempo la concentrazione degli anticorpi stessi.

L’uso del plasma come terapia per il Covid-19 è attualmente oggetto di studio in diversi Paesi del mondo: un trattamento che però non può essere ancora considerato consolidato, poiché non sono disponibili sufficienti evidenze scientifiche che consentano di affermare che sia efficace e sicuro.

Il programma di Avis Lombardia vuole porre le premesse per l’invio del plasma immune raccolto tramite aferesi all’industria che lavora il plasma per estrarre le Immunoglobuline specifiche che potranno così essere messe a disposizione come farmaco sia nella terapia dell’infezione in atto sia nella prevenzione.

L’obiettivo di Avis è quello di cerare un database di potenziali donatori di plasma iperimmune da contattare in caso di necessità.

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