Nei giorni scorsi la minoranza consiliare di Darfo Boario Terme ha inviato alla stampa un documento nel quale sosteneva che il Comune non avesse partecipato al Bando di Regione Lombardia destinato a “Interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei borghi storici“, e dicendo che l’amministrazione aveva “perso una grossa opportunità e aveva dimostrato inefficienza”.

L’amministrazione guidata da Ezio Mondini ha risposto a queste accuse precisando che non solo ha elaborato il progetto di riqualificazione urbana di borghi storici, come Erbanno, Gorzone, Bessimo e Pellalepre, ma lo ha fatto in sinergia con il Comune di Angolo , in particolare con il borgo di Mazzunno, definendo un partenariato che offre uniformità negli approcci progettuali al territorio, nel quale l’ente capofila è il Comune di Angolo Terme, con posizioni assolutamente paritarie tra le due amministrazioni.

La domanda è stata accolta, il progetto è stato considerato interessante e finanziabile da Regione Lombardia, ma, purtroppo non finanziato in questa tranche per mancanza di risorse a disposizione. Il progetto vale circa 1,2 milioni di euro (di cui il 17% stimato a carico del Comune di Darfo Boario Terme) e intende migliorare e potenziare l’appetibilità dei borghi proponendo una riqualificazione urbana che si basa su approcci progettuali differenti in base alle caratteristiche dei diversi luoghi, tenendo anche conto del filo conduttore del Bando legato al “Disastro del Gleno” di cui ricorre il centenario nel prossimo 2023.

La maggioranza ha voluto inoltre controbattere alla richiesta dell’opposizione di “osare di più” considerando che, dal 2017 ad oggi Darfo Boario Terme ha investito oltre 24 milioni di euro in opere pubbliche, di cui solo 5 milioni a carico del Comune e altri 19 milioni finanziati da bandi e contributi pubblici.

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