Nell’agosto del 2022 la segreteria provinciale di Vallecamonica della Lega fu commissariata, così come avvenne per le altre segreterie del partito presenti in Lombardia. In Vallecamonica, dopo la richiesta di un cambio di passo da parte di Roberto Laffranchi, referente uscente, giunse quindi Stefano Borghesi (foto) nel ruolo, appunto, di commissario, su nomina di Fabrizio Cecchetti, referente regionale della Lega.

A più di un anno da quella decisione, i militanti camuni del carroccio chiedono di poter riprendere in mano l’autonomia territoriale. L’hanno fatto con un documento inviato a Matteo Salvini, segretario nazionale del Carroccio, allo stesso Cecchetti ed a Roberta Sisti, segretario bresciano.

I leghisti camuni lamentano il fatto che di recente si sarebbero verificati degli episodi di spinta al “tesseramento fittizio a termine”, con l’obiettivo di influenzare il rinnovo della segreteria coinvolgendo anche persone di appartenenza politica differente. Inoltre, dalla nomina del commissario le attività della Lega in Vallecamonica sono drasticamente diminuite.

Alla luce dell’appuntamento con le elezioni amministrative di giugno, la richesta dei leghisti camuni è che la propria segreteria torni ad essere attiva e presente sul territorio, cosa che necessita quindi che sia indetto il congresso provinciale della Vallecamonica. Una richiesta, questa, che passa ai vertici leghisti, da cui si attende ora una risposta.

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