Il maltempo dei giorni scorsi ha fatto sì che dalla Vallecamonica, seguendo il corso del fiume Oglio, venissero trascinati alla foce del Sebino a Costa Volpino – per poi allargarsi in tutto lo specchio d’acqua – migliaia di metri cubi di legname e rifiuti. La corrente aveva una forza impressionante e il fiume ha raggiunto in alcuni momenti la portata straordinaria di 550 metri cubi/secondo, portando con sè qualsiasi cosa: rami e tronchi, foglie e detriti, ma anche rifiuti.
Continuano perciò le indispensabili operazioni di recupero del materiale flottante. La società MPL – Manutenzione e Promozione Laghi, partecipata dell’Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro, è ancora al lavoro: ad oggi, su tutta l’area dell’alto Sebino, vengono impiegati i tre battelli spazzino e un truxor, per un totale di una decina di operai. Alle 400 tonnellate di materiale già recuperate e smaltite la settimana scorsa, se ne aggiungono altre 400 circa, stoccate momentaneamente al cantiere di Pizzo, ma le operazioni sono ben lungi dal potersi dire concluse. La previsione è quella di superare quota mille tonnellate di materiale, al termine dei lavori.
Da segnalare inoltre, che su tutto il lago d’Iseo, in modo particolare nel basso lago, tra Predore, Sarnico, Paratico e Clusane d’Iseo, ma anche intorno a Montisola, si sono formate delle vere e proprie “isole galleggianti”, composte da legname e rifiuti, che saranno recuperate dai battelli nei prossimi giorni. Per questo, l’Autorità di Bacino, raccomanda la cauta navigazione.