La procura di Brescia ha chiuso le indagini per la vicenda dei presunti appalti pilotati che lo scorso febbraio ha travolto il Comune di Berzo Demo, attualmente commissariato.

A tutti i protagonisti della vicenda il sostituto procuratore ha recapitato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari: all’ex sindaco- poi dimessosi – Giovan Battista Bernardi, che era finito agli arresti domiciliari, e al responsabile del servizio Tecnico manutentivo e Patrimonio del Municipio, Fedele Bernardi, anche lui ai domiciliari per qualche giorno.

Indagini chiuse anche per tutte le altre persone coinvolte: Paolo Scelli, Segretario comunale, Aldo Bonomelli, commerciante di Saviore dell’Adamello, che si sarebbe aggiudicato uno dei bandi, e Piermario Arrighini, uno dei componenti della Centrale unica di committenza Area vasta Brescia.

Le ipotesi di reato nei loro confronti sono, a varo titolo, quelle di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità materiale. Quattro i bandi che, dopo una serie di segnalazioni, hanno fatto scattare le indagini nel 2020 e 2021.

I primi due riguardano la forniture di materiali edili al Comune per i bienni 2018-2019 e 2020-2022, il terzo è invece relativo all’affidamento dei lavori di pulizia all’interno degli edifici comunali tra il 2021 e il 2024, mentre l’ultimo riguarda il servizio di videosorveglianza sulle strade di Berzo Demo.

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