Il PD di Vallecamonica ha diffuso nei giorni scorsi una nota per esprimere la sua vicinanza al Comune di Berzo Demo e alla comunità dell’intera Val Saviore, a lungo lasciati soli a battersi per la rimozione degli oltre 30 mila metri cubi di materiale pericoloso rimasto a Forno Allione dopo il fallimento dell’ex Selca.
“Dove sono i sei milioni promessi anni fa da Regione Lombardia? Pirellone e Governo praticano un federalismo intermittente – dichiara Pier Luigi Mottinelli, portavoce del PD Vallecamonica – quando si tratta di ambiente, e non solo. Il solo milione e mezzo milione di euro che a quanto sembra metterà a disposizione la Regione è insufficiente rispetto alle competenze e possibilità”.

Inoltre, seppure non formalmente coinvolto, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica nulla fa per far sentire la sua vicinanza. Ne è passato di tempo da quando, nel giugno 2015, la Commissione bicamerale Ecomafie del Parlamento, guidata dall’allora Presidente Alessandro Bratti e dalla parlamentare bresciana Miriam Cominelli, aveva fatto visita alla Ex Selca, grazie anche alle sollecitazioni del Circolo PD della Val Saviore e all’impegno di Antonio Molinari. Ad oggi, nessuna visita istituzionale è prevista dall’attuale maggioranza di Regione Lombardia.

Alberto Tosa, portavoce PD della Valsaviore aggiunge: “Perché non chiedere formalmente l’inserimento dell’Ex Selca di Berzo Demo in un Sito di Interesse Regionale? Dove è la risposta e l’attenzione promessa agli amministratori della Valle alle scorse elezioni regionali, in cambio del sostegno ad un unico vero consigliere di maggioranza?”. Forse, si sarebbe potuto beneficiare anche di una quota dei 500 milioni previsti dal PNRR per la bonifica dei siti orfani definiti attraverso decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 29 dicembre 2020 – Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani. “L’ex Selca è un ‘sito orfano’ nel vero senso del termine – riprende Mottinelli – dal momento che non è nemmeno stato inserito dalla Regione Lombardia nell’accordo con il Ministero per la realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale”.

La Regione Lombardia e il Governo devono assumersi la propria responsabilità: non si possono attribuire le funzioni in materia di bonifiche di siti inquinati ai Comuni. La funzione è inequivocabilmente ricompresa nella materia dell’ambiente ed è quindi riservata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, conclude la nota, facendo riferimento alla sentenza n. 160/2023 della Corte costituzionale, e dichiarando: “Il Comune di Berzo Demo e l’intera Vallecamonica non possono essere lasciati soli”.

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