A seguito della notizia uscita sulla stampa nei giorni scorsi (e data anche da Radio Voce Camuna) sulle tensioni in atto a Berzo Demo tra alcuni residenti ed il parroco don Giuseppe Magnolini relativamente ad alcuni lavori di manutenzione della chiesa dei Morti in località San Valentino, il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici della Parrocchia di San Lorenzo ha voluto diramare un comunicato con cui entra nel dettaglio della questione.
Una questione che ruota in particolare intorno ad alcuni lavori di sistemazione di infiltrazioni all’interno dell’edificio proposti dai due cittadini autori di una lettera polemica (diffusa in paese all’inizio di novembre e che il Consiglio ricorda essersi offerti come volontari per l’apertura e chiusura).
Il Consiglio sottolinea che, una volta ottenuto il nulla osta sul vincolo idrogeologico (e non ambientale e archeologico) dal Servizio Foreste e Bonifica della Comunità Montana, le opere necessitano del via libera e della relativa documentazione da parte del Comune di Berzo Demo, che dell’edificio è il proprietario, e non dalla Parrocchia, come sostenuto nella lettera.
Una documentazione che, però, non è mai giunta: il Commissario Straordinario che è in questi mesi alla guida del Comune ha infatti espresso “parere negativo all’esecuzione di eventuali opere che ricadano sulla proprietà di cui l’Ente è proprietario”.
Nonostante questo don Giuseppe si sarebbe visto chiedere “la firma di un disciplinare d’incarico parziale, che prevedeva una parcella di €.1.903,20 ed un conferimento dell’incarico come procuratore speciale per inoltrare le pratiche edilizie”. Richiesta che, però, deve essere inoltrata al Comune.
Il Consiglio ci tiene anche a precisare che don Giuseppe, “per mero scrupolo”, ha contattato la ditta che aveva dato la propria disponibilità a realizzare gratuitamente le opere nella chiesa. I responsabili, però, hanno dichiarato che “mai sarebbero intervenuti senza avvisare il Parroco e che comunque non risulta alcuna somma stanziata per detti lavori”.
“Il Parroco ed il Consiglio”, conclude il comunicato, hanno “agito nel rispetto delle proprie funzioni, non autorizzando l’espletamento di opere di competenza del Comune che, come detto, ha dato parere negativo alla relativa realizzazione”.