La Vallecamonica e il Sebino devono fare i conti con i primi decessi legati al Coronavirus. A Bienno l’81enne Giovanni Cominini, il pensionato che era stato ricoverato lunedì e risultato positivo al virus, non ce l’ha fatta, mentre in ospedale a Seriate, dove era stato ricoverato qualche giorno fa per una polmonite provocata dal Covid-19, si è spento, all’età di 76 anni, l’avvocato Silvano Canu di Lovere.
Nel frattempo il bilancio è in continuo aggiornamento nel Bresciano: alle 14:00 di ieri erano 501 i contagiati in 105 comuni bresciani, circa 400 quelli in terapia intensiva – 40 in più di sabato – mentre si contavano 46 decessi in tutta la provincia.
La situazione rimane ai livelli di guardia negli ospedali, dove i reparti si strutturano al meglio per rispondere a richieste in continuo aumento. Un plauso e un messaggio di vicinanza al personale medico e sanitario è stato portato ieri dal vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, che ha fatto visita al Civile dove ha celebrato la messa a porte chiuse nella cappella interna.
Intanto, dopo l’entrata in vigore del nuovo decreto governativo, si rinnovano e si moltiplicano gli appelli a ridurre al minimo gli spostamenti, se non necessari, mentre sono garantiti i trasporti delle merci.
Il prefetto di Brescia Attilio Visconti ieri ha indirizzato un messaggio ai sindaci del territorio in cui fa notare che vi deve essere un importante principio da applicare: il buon senso dei cittadini, che devono essere consapevoli della gravità del momento.
Al riguardo una circolare del ministro Luciana Lamorgese diffusa ieri in tarda serata ha definito le disposizioni da rispettare per gli spostamenti di lavoro all’interno della regione o fuori di essa: “Il dipendente, che si muova con mezzo proprio o pubblico, deve munirsi di una autocertificazione che dichiari i motivi per cui viaggia in deroga alla prescrizione di evitare gli spostamenti”. Nel contempo, la circolare dà indicazioni dettagliate alle forze dell’ordine, che si attiveranno per controlli a campione.