I rischi a cui ci si può esporre quando ci si reca nei pressi di fiumi e laghi sono stati protagonisti, nelle ore scorse, con notizie anche drammatiche, come quella avvenuta a Vestone, dove un tredicenne di origini senegalesi è morto dopo essersi tuffato nel Chiese e non essere riuscito più a riemergere da solo.

Un altro episodio, fortunatamente conclusosi con un lieto fine, è accaduto martedì a Cerveno, dove due ragazzi sono rimasti bloccati in mezzo al fiume Oglio. I due avevano trovato posto su un accumulo di ghiaia, ma dopo l’innalzamento del livello dell’acqua, non sono più riusciti a raggiungere la riva.

Intorno alle ore 19:30 sono dovute quindi intervenire due squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Brescia, una da Darfo ed una dei volontari di Breno. Il personale delle unità Speleo-alpino-fluviali è intervenuto con un gommone da rafting per agevolare il recupero dei due giovani, che sono stati così riportati a riva sani e salvi. Per loro, solo un grosso spavento.

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