Costruita nel 1957, la parrocchiale di Boario Terme, dedicata alla Madonna delle Nevi, vivrà in questo fine settimana la propria festa giubilare,
dopo che domenica scorsa è stata al centro della sagra patronale, che, per altro, è risultata ulteriormente valorizzata per la gente di Boario dai festeggiamenti per l’ordinazione diaconale di don Luca Signori.
Sabato 23 sera, invece, nella chiesa della Madonna degli Alpini saranno di scena tre cori, fra cui il Coro Ana di Vallecamonica.
Domenica alle 11 la Messa giubilare con i sacerdoti della zona attorno a mons. Morandini, al parroco di Boario Terme don Enrico Andreoli e al responsabile zonale don Vezzoli.
Tornando al restauro appena concluso, va considerato che la parrocchiale di Boario era già stata oggetto di intervento nel 1968; poi sul finire del 2013 alcuni distacchi dell’intonaco interno rappresentarono un sonoro campanello d’allarme. Subito si corse ai ripari con alcuni lavori di messa in sicurezza nell’estate 2014. Apparve comunque chiara l’urgenza di una serie di interventi radicali e assai onerosi.
Il parroco, don Enrico, affiancato dal Consiglio per gli affari economici, avviò la raccolta di fondi e i contatti con la Curia per accedere ai finanziamenti provenienti dall’8 per mille alla Chiesa Cattolica.
Nel giugno 2016 un imponente cantiere con impalcature dentro e fuori ha permesso una serie di delicati e, in alcuni casi, spettacolari interventi (come il distacco dell’effigie della Madonna sulla facciata) che si sono protratti ben oltre le previsioni. “Sono molto contento – commenta don Enrico – per come i miei parrocchiani e lo stesso Cpae hanno risposto alla situazione piuttosto critica che si era venuta a creare”.
Anche il progettista e direttore dei lavori, l’ing. Riccardo Mariolini, spiegando la complessità dell’intervento afferma che “i lavori di ristrutturazione e miglioramento sismico si sono totalmente conclusi, pur con il prolungarsi delle tempistiche di realizzo, mentre gli importi non sono lievitati in maniera sostanziale oltre quanto previsto in progetto”. I costoloni esterni del tetto si sono rivelati in condizioni ben più deteriorate di quanto era sembrato in un primo tempo.
Anche la sagomatura dei costoloni interni nella navata centrale e la finitura dell’abside hanno riservato sorprese presentando problematiche tecniche impreviste. Si è trovato il modo di adeguare anche tutta l’impiantistica risultata ormai obsoleta, ampliandola per venire incontro alle necessità attuali. Presto è emerso anche che l’umidità non solo aveva creato danni strutturali, ma aveva danneggiato il grande mosaico della Sacra Vergine nell’abside realizzato dal friulano-milanese Gino Bonazza su disegno del pittore Mario Cornali di Bergamo. Quanto ai soldi, del milione e 62mila euro di spesa totale la Cei con l’8permille dovrebbe coprirne metà, mentre quasi 350mila sono stati raccolti finora grazie alla generosità dei parrocchiani.
Autore: Giuliano Chiapparini