I danni lasciati dalla tempesta Vaia in Valcamonica, con migliaia di alberi caduti, rendono necessaria la messa in sicurezza il territorio dal punto di vista idrogeologico.
La Regione, a ottobre, per la prima fase dell’emergenza, aveva subito erogato più di 6,5 milioni di euro. La Comunità Montana e i comuni più colpiti dal disastro ritengono però insufficiente tale somma per completare la bonifica dove necessario.
Oltre a sollecitare risorse aggiuntive, che sembra si possano stanziare a breve, gli enti locali si stanno confrontando con il Pirellone anche sul tema della commercializzazione del legname, il cui prezzo, vista l’enorme quantità disponibile sul mercato, è crollato.
Si è discusso, più ampiamente, di come valorizzare la risorsa legname in Lombardia. L’attivazione di una filiera bosco-legno che riconosca maggiore redditività al territorio potrebbe rappresentare l’ultima possibilità per salvaguardare le realtà imprenditoriali attive in terra camuna, oltre ai consorzi forestali. Le proposte sono emerse dal confronto con l’assessore regionale Fabio Rolfi, in visita in alcuni cantieri boschivi della Valle.