Le organizzazioni ambientaliste della Vallecamonica si mobilitano per difendere il territorio che ci circonda da alcune aree industriali dismesse o in attività. Tramite una petizione online su change.org si chiede ai camuni di firmare e di mobilitarsi a difesa in particolare di nove aree sparse lungo tutto il territorio che risentono di alcune criticità.

In cima all’elenco c’è, evidentemente, l’ex Selca di Forno Allione (di cui l’Arpa ha recentemente sottolineato i pericoli di contaminazione sul territorio); seguono a Darfo l’ex Italsider (in attività) e l’ex Sageter (dismessa), l’ex Acciaierie Sebino a Gianico (in attività), a Pisogne l’ex Ols (dismessa). l’ex Metal Fra Srl (dismessa), la discarica Pizzo e l’ex deposito pullman (dismesso), oltre ad una perdita di gasolio da un serbatoio  in via Prevalè.

La petizione punta a condividere un percorso condiviso con tutti i cittadini della Vallecamonica e non, chiedendo a sindaci, Comunità Montana, Provincia e Regione di intervenire. ”La pandemia in corso”, si legge, “ha reso evidente quanto la salute umana sia la priorità assoluta. Nell’ambiente risanato è custodita la nostra salute e quella delle generazioni future. Verso di esse sentiamo questo preciso dovere”. Ad ora la petizione ha superato le 2.500 firme.

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