Borno e la Vallecamonica non lasciano soli i fratelli Gheza, titolari dell’omonima azienda agricola distrutta dal rogo del fine settimana. A fuoco la stalla, il fienile con almeno 500 rotoballe di fieno e alcuni mezzi e attrezzature. Un conto corrente sarà attivo dalle prossime ore per le donazioni (attraverso l’iban IT 69M0306234210000002689901; causale: donazione a favore di Gheza Pietro).
Una soluzione trovata dopo che da più parti, in Comune, alla famiglia e attraverso le associazioni del paese, era stato chiesto di poter dare una mano anche economicamente alla famiglia di allevatori che da un momento all’altro, sabato sera, a causa probabilmente di un corto circuito, si è vista bruciare sotto agli occhi il lavoro di una vita. Il tetto della stalla è andato completamente distrutto, il foraggio non c’è più, lo spazio che ospitava maiali e bovini, fortunatamente messi in salvo, è inagibile.
Decine di vigili del fuoco si sono alternati da sabato sera fino al tardo pomeriggio di lunedì prima per spegnere le fiamme e poi per la bonifica del materiale. La pioggia incessante di ieri ha contribuito a sopire i focolai. Non bastasse, domenica pomeriggio un vigile del fuoco è rimasto ferito in modo serio mentre stava operando sull’incendio.
Il 43enne di Breno, in forze alla caserma di Darfo, resta monitorato in terapia intensiva, ma le sue condizioni sono in netto miglioramento. “La famiglia di Paolo ci tiene a ringraziare tutte le persone che, in questo momento difficile, stanno dimostrando grande amicizia e disponibilità, i medici e infermieri del reparto rianimazione degli Spedali Civili di Brescia per la grande professionalità e la grande famiglia dei Vigili del Fuoco che da subito ha dimostrato affetto e vicinanza” si legge nella nota diffusa ieri sera dal Comando provinciale.