C’è “stupore” da parte della direzione dell’Asst di Vallecamonica a seguito del comunicato diffuso dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e NursingUp a proposito della gestione dell’emergenza sanitaria all’interno degli ospedali di Esine e di Edolo.
Nel comunicato, i sindacati intendono rendere noto come gli operatori del settore abbiano vissuto i mesi di marzo, aprile e maggio, quelli in cui il tasso di ospedalizzazione ha raggiunto i livelli massimi: “pesanti aumenti degli orari di lavoro e salto di riposo gestiti di giorno in giorno senza alcuna programmazione”, si legge, “lavoro svolto con dispositivi che impedivano o limitavano fortemente perfino le esigenze fisiologiche dei lavoratori per ore, carenze e difficoltà nel reperire i mezzi di protezione, con anche qualche sottovalutazione da parte di qualche responsabile sulla necessità dell’utilizzo delle mascherine”.
“Elementi”, accusano le sigle sindacali, “che hanno messo a dura prova le capacità fisiche degli operatori, che però si sono resi sempre disponibili, spesso sacrificando anche la loro salute e quella dei loro famigliari”. Inoltre, secondo i sindacati, l’emergenza ha fatto emergere i problemi storici della sanità, come la mancanza di personale e posti letto di emergenza/urgenza e lo scarso riconoscimento professionale ed economico. “Non vorremmo che passata l’emergenza, dopo la prima fase di riconoscenza e promesse, ci si stia già dimenticando di loro”, conclude la nota a difesa di medici ed infermieri.
Secca la risposta dell’azienda sanitaria camuna che, dopo aver ribadito “il grande apporto che tutti gli operatori hanno garantito durante le fasi più critiche dell’emergenza”, sottolinea di aver sempre “garantito ai lavoratori la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, forniti dalla Regione o acquistati dall’ente, di “aver sempre assicurato una costante informazione a cittadini, utenti ed operatori, anche attraverso incontro con le organizzazioni sindacali e le Rappresentanze dei Lavori per la Sicurezza” e di aver “provveduto ad un massiccio reclutamento di personale”, per “far fronte ai maggiori carichi di lavoro, il tutto al di fuori di prese di posizione ideologiche e di parte”.
L’Asst ricorda inoltre di aver riconosciuto ai dipendenti premi in busta paga e remunerazioni per gli straordinari, indennità e reperibilità. L’Azienda, infine, conferma che proseguiranno già con un appuntamento in calendario per giovedì prossimo, gli incontri con i sindacati, “nel consueto spirito di confronto e collaborazione”.