In piazzetta Griffi a Braone il presepe è…un cantiere. Il cartello, di quelli che si vedono quando ci sono lavori in corso, recita così: Comune di: Pianeta Terra; Oggetto lavori: Cantiere della Vita; Committente: l’Umanità; Progettista: la Fede; Data di inizio lavori: 25/12/0000; Data di fine lavori: lotto numero MMXIX 25/12/2019.

Dunque un cantiere che dura da 2019 anni, quello della Vita, iniziato in una povera capanna di Betlemme con la nascita di un bambino chiamato Gesù.

A idearlo è stato l’architetto braonese Giancarlo Bonfadini, aiutato nel lavoro di allestimento dagli altri volontari della Pro Loco di Braone, supportati dal Comune, che hanno voluto, inserendo la natività in un cantiere, dare un’interpretazione al messaggio d’amore tramandato nel corso dei secoli per farlo crescere continuamente.

Il fatto che non esista una data di fine lavori è legata al fatto che l’impegno ci vedrà coinvolti per tutto il corso della nostra vita, con il successivo compito di “subappaltare” il cantiere a dei nuovi “operai”, spiegano dalla Pro Loco dando un significato alla loro opera.

I personaggi della Natività sono in grandezza naturale e hanno volti fatti di argilla cotta e smaltata d’oro, mentre gli altri personaggi, posizionati su piedistalli, sono più piccoli, per sottolineare la nostra dimensione rispetto a questo grande mistero.

Ponteggi, reti metalliche e “melgass” del granoturco sono i materiali utlizzati per realizzare la grande opera, che rimarrà allestita di fronte al municipio fino al 12 gennaio.

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