Solo un mese fa aveva ricevuto a casa la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica per gli ex internati, per cui causa pandemia non si potè organizzare nessuna cerimonia pubblica. Ermenegildo Faustinelli, scomparso nelle ore scorse all’ospedale di Edolo all’età di 101 anni, sarà sicuramente ricordato durante la cerimonia che il Comune di Breno ha organizzato in occasione della Festa della Repubblica.

Faustinelli, storico commercialista di Breno (l’attività ora è guidata dal figlio), classe 1919, dopo essere stato catturato fu trasferito in ben dieci campi di concentramento, dal 1943 al 1945: Thorn Danzica, Tchestoowa, Deblin Irena, Warsawia, Kolm, Sandbostel, Bremenforde, Witzendorf, Topingen e Soltau.

Le torture e le sofferenze inflitte lo portarono a pesare solo 39 chili. Lui non si è mai spiegato come trovò la forza per resistere, ma ricordando quegli anni ha sempre preferito raccontare delle amicizie strette, come quelle (durante la permanenza nel campo di Sandbostel, in Olanda), con Giulio Belleri, l’attore teatrale Gianrico Tedeschi e Giovanni Guareschi, l’autore dei libri di Don Camillo.

Quando gli fu conferita la medaglia, nell’aprile scorso, Faustinelli volle mandare un messaggio ai più giovani alle prese con la pandemia, ricordando loro che “non si deve mai mollare e che bisogna mantenere intatta la fiducia in tempi migliori”.

Erme Faustinelli lascia la moglie Lia, i figli Fabio e Loretta, la nuora Emanuela e le nipoti Lia e Marta. I funerali questa domenica alle ore 17:00 nel Duomo di Breno. Le ceneri saranno poi tumulate nel cimitero di Bessimo di Darfo.

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