Sarà grazie ad un privato che potranno mettersi in moto i lavori di restauro degli affreschi del Romanino nella chiesa di Sant’Antonio a Breno.

 

Nella parete di destra dell’altare, infatti, sono comparse delle bolle che rischiano di scrostare l’affresco. Il Comune ha provveduto a segnalare la cosa alla Sovrintendenza, che ha stilato un piano di restauro un paio di mesi fa. I fondi, come detto, arriveranno da un privato, ovvero da Ines De Giuli, figlia di Gianni, ex presidente dell’Ana di Vallecamonica scomparso alcuni anni fa, che ha donato al Municipio 18.500 euro per avviare i lavori il prima possibile.

Per questo, nell’ultimo Consiglio Comunale di Breno, è stata effettuata una variazione al Bilancio. Sandro Farisoglio, sindaco del paese, ha voluto ringraziare pubblicamente la De Giuli, la cui famiglia ha sempre avuto un legame particolare con la chiesa, per la sua donazione. Non sono mancate, però, le critiche della minoranza: Giampiero Pezzucchi ha sostenuto che con l’avanzo di amministrazione si sarebbe potuto mettere in atto un vero restauro e sistemare anche l’altra parete.

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