E’ un percorso che continua ad essere complicato, quello per la realizzazione dell’ascensore per il Castello di Breno. Se due anni e mezzo fa erano iniziati i primi lavori, con i rocciatori che avevano pulito la parete rocciosa su vicolo Orti, dove dovrebbe essere installato, successivamente il progetto ha subìto un brusco stop.
La causa sta nella mancata autorizzazione a procedere da parte dell’Ustif, l’ufficio speciale trasporti ed impianti fissi del Ministero, che ad oggi non ha ancora comunicato nulla. Questo nonostante le continue pressioni da parte del Comune di Breno: Alessandro Panteghini, primo cittadino del paese, ha sentito anche di recente l’ufficio, da cui gli è stato comunicato che i componenti del Comitato da cui deve arrivare l’ok hanno tutte le carte in mano e devono solo dare il parere.
Dalla minoranza, intanto, è partita una nuova interrogazione: Giampietro Pezzucchi, capogruppo dell’opposizione, chiede di conoscere tempi e costi del progetto, sottolineando che l’associazione di imprese coinvolta ha chiesto o di rescindere il contratto o di mantenerlo rivedendo i prezzi e fissando comunque una scadenza oltre cui procedere con la rescissione.
L’altro progetto in ballo a Breno, ovvero quello della piscina, procede invece spedito: pronto il progetto esecutivo, si pensa al bando, con la possibilità di individuare subito il gestore ed avviare i lavori entro la fine dell’anno.