Il volto dell’infermiera camuna Monica Falocchi, 48 anni, originaria di Breno, residente in città e dal 2006 coordinatore infermieristico della Terapia intensiva dei Civili di Brescia, è diventato il simbolo nel mondo della lotta alla pandemia in Italia.

È successo la scorsa primavera, in pieno lockdown e in piena emergenza sanitaria, quando The New York Times Magazine ha eseguito un reportage dal titolo “Turni di vita o di morte” raccogliendo testimonianze e fotografie degli operatori sanitari degli ospedali di Bergamo e di Brescia, e Monica – occhi stanchi e guance segnate dalla mascherina – si è trovata “per caso” in copertina.

Torniamo a parlare di lei a distanza di alcuni mesi perché il suo paese d’origine, Breno, ha deciso di assegnarle una benemerenza civica nel corso di un Consiglio Comunale straordinario fissato per sabato 19 dicembre.

Come e quando venne scattata quella foto?

La fotografia è stata scattata nel mese di marzo e l’incontro con il fotografo Andrea Fazzetta non era stato assolutamente programmato. Il direttore della Unità Operativa mi aveva chiesto di fare qualche scatto per documentare ciò che stava accadendo negli ospedali Lombardi. Io ero in servizio e ho lasciato ciò che stavo facendo per qualche minuto, anche se in quel momento non mi sembrava assolutamente opportuno scattare foto, anzi lo reputai fuori luogo e non diedi importanza a quello scatto, che poi è stato scelto per la copertina del magazine.

Cosa stava accadendo al Civile nei giorni di quel reportage?

Erano i primi giorni della pandemia ed eravamo travolti da una domanda di aiuto superiore alla risposta che si poteva dare, e sono certa che quello che accadeva ai Civili di Brescia si stava manifestando anche in tutti gli altri ospedali e sono sicura che tutto l’universo sanitario ha messo in campo tutte le sue capacità con turni massacranti, con coraggio, con ingegno e tanta professionalità e umanità.

Soprattutto dopo la prima ondata voi infermieri siete stati definiti eroi. E’ così che volete essere chiamati?

Non sono d’accordo con il termine eroi, perché noi siamo dei professionisti della salute e siamo al servizio delle persone abbiamo alle spalle un percorso formativo faticoso e un costante aggiornamento per acquisire le competenze che poi sono necessarie per affrontare tutte le situazioni, compresa questa dell’emergenza sanitaria. La portata di questa pandemia e il numero di pazienti che arrivavano in pochissimo tempo ha messo – non solo i professionisti ma soprattutto le strutture – a dura prova: non eravamo pronti a certe dimensioni, ma credo che la risposta, soprattutto negli ospedali Lombardi, sia stata veramente meritevole. Più di così non si poteva fare!

Sta per arrivare il nuovo vaccino, sarà la via d’uscita dalla pandemia?

Io me lo auguro, ma non sono un’esperta di vaccini e non posso rispondere a questa domanda.

Breno le assegna la benemerenza civica, ha un messaggio per i suoi compaesani?

Sono onorata di ricevere questa benemerenza. Breno è il paese dove sono nata, cresciuta e ho mosso i primi passi della mia professione. Questo riconoscimento non è solo personale, ma rappresenta una categoria della quale vado veramente fiera è che merita assoluto rispetto. Per questo ringrazio il sindaco Alessandro Panteghini e tutti i suoi collaboratori.

Si avvicina il Natale, si avvicina un momento particolare per tutte le comunità, ma c’è ancora uno sforzo che dobbiamo fare per uscire da questa pandemia. Lei che raccomandazioni si sente di dare questo proposito?

Non abbassare la guardia, rispettare le regole, utilizzo della mascherina, non fare assembramenti e lavaggio delle mani! E’ un momento difficile per tutti, ma lo è in modo particolare per tutti i sanitari, che ancora oggi si trovano a gestire le persone che hanno bisogno di assistenza e di cure. Noi non ci siamo arresi e continuiamo a lottare, ma ci serve il massimo contributo di tutta la comunità. Breno in particolare perchè ci tengo molto, ma in generale su tutto il territorio.

Ascolta l’intervista a Monica Falocchi

Il Consiglio comunale straordinario convocato a mezzogiorno sarà trasmesso in diretta dalla sala consiliare di Breno da Radio Voce Camuna. Oltre al premio per Monica Falocchi, l’Amministrazione comunale procederà al conferimento della cittadinanza onoraria al dottor Maurizio Galavotti, direttore generale dell’Asst Vallecamonica. Sarà anche presentato l’inno ufficiale del Comune di Breno, in occasione dei 170 anni della banda civica, che sarà presente all’esterno del Municipio per eseguire il brano dal vivo.

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