Le province di Brescia e di Bergamo oggi sono unite dal far parte delle due Capitali della Cultura di quest’anno. Tre anni fa, però, ad unirle era l’incubo creato dallo scoppio della pandemia, che solo sui due territori ha provocato più di 10mila vittime.
Si è deciso quindi di unire il ricordo di chi non c’è più alle celebrazioni per l’anno delle Capitali della Cultura con una singolare performance, che avrà luogo sabato 18 marzo. Una data scelta non a caso, dal momento che è il giorno in cui si ricordano a livello nazionale le vittime della pandemia. L’iniziativa si chiamerà “Land Music”: l’obiettivo è quello di creare il concerto più esteso mai eseguito al mondo.
Per riuscirci, si chiede la collaborazione dei 448 Comuni bresciani e bergamaschi e delle loro parrocchie: l’iniziativa prevede infatti che alle ore 20:00 tutte le campane presenti sul territorio eseguano un numero di rintocchi pari alle vittime provocate dalla pandemia, o almeno cinque minuti di rintocchi a morto.
Un modo per creare un concerto che leghi le due province ed i suoi 7.500 metri quadri di territorio: al lavoro ci sono le Diocesi di Brescia e di Bergamo, insieme al duo artistico Nessun Dharma, formato da Matteo Bonera e Michele Zuccarelli Gennasi.
Land Music inaugura il calendario di “Terre di Mezzo”, serie di iniziative che fino a novembre includerà eventi, spettacoli ed incontri che coinvolgeranno i paesi dislocati sulla linea ideale che unisce le due città con l’ambizione di costruire un ponte “percorrendo” le sponde del fiume Oglio.
“Un’iniziativa carica di emozione e di significato”, l’ha definita Emanuele Moraschini, presidente della Provincia di Brescia, “le campane torneranno a suonare per ricordare tutti coloro che sono stati sconfitti dal Covid-19, ma questa musica sarà anche speranza che guarda al futuro. Terre di mezzo avrà certamente il successo che merita, e saprà dare lustro ai territori che andrà a coinvolgere”.