I timori che la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo non tornasse ad essere operativa integralmente ancora per molto tempo erano stati avanzati lunedì mattina, tramite un comunicato, da Legambiente Basso Sebino, che parlava di maggio 2024 come data di riapertura del tratto tra Marone e Pisogne.

A seguito di queste dichiarazioni, Trenord ha deciso di replicare con un altro comunicato, con cui conferma che i tempi per la riapertura della linea saranno lunghi e che si protrarranno fino a marzo. Il 21 settembre scorso un tir era precipitato dalla Strada Provinciale 510 causando una vittima.

L’incidente aveva danneggiato il muro di sostegno della ferrovia, tra la galleria “Vaccarezzo” e la galleria “Santa Barbara” a Marone: a seguito dei sopralluoghi che nelle ultime settimane hanno coinvolto anche un geologo ed un ingegnere strutturista, gli operai di FerrovieNord si sono messi al lavoro per ripristinare le condizioni di sicurezza tramite un intervento di rinforzo e consolidamento del muro in pietra, con il posizionamento dei contrafforti.

Un’opera che richiederà la posa di un ponteggio, aggrappato alla roccia e sospeso nel vuoto: un lavoro complicato, per via anche della morfologia della zona e delle varie autorizzazioni necessarie: da qui, la necessità di più tempo del previsto.

Per quanto riguarda invece le reti metalliche paramassi danneggiate nell’incidente, un’impresa specializzata è già intervenuta per ripristinarne le condizioni di sicurezza. Una situazione che, come al solito, si riserva sui passeggeri della linea, costretti ad un saliscendi dai treni e dagli autobus sostitutivi per raggiungere la propria destinazione.

Come se non bastasse, si aggiunga la carenza di convogli a disposizione: quattro treni si trovano a nord di Pisogne, ma non potranno essere sottoposti alla revisione biennale che andrebbe fatta a Iseo. A quel punto, Trenord se non troverà una soluzione sarà costretta a impiegare gli autobus già da Edolo, causando nuovi disagi e allungando i tempi di percorrenza per i viaggiatori.

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