Nei primi dieci mesi del 2024, la linea Brescia-Iseo-Edolo ha superato il limite di accettabilità di ritardi e di treni soppresi per cinque volte: un mese su due, quindi, i pendolari camuni e sebini si sono ritrovati ad avere a che fare con treni cancellati o giunti a destinazione senza rispettare la tabella di marcia.

Il dato, sconfortante ma ahinoi sempre più una conferma sulla linea che attraversa la Vallecamonica e il lago d’Iseo, proviene dal report Pendolaria 2024, che ha analizzato le performance delle linee ferroviarie lombarde, stabilendo quali siano le migliori e le peggiori.

Se la maglia nera è andata alla Brescia-Parma, che in dieci mesi ha superato per sette volte l’indice di accettabilità di ritardi e soppressioni andando oltre la percentuale limite del 10%, subito dopo segue la Brescia-Iseo-Edolo, che ha raggiunto la doppia cifra nei mesi di aprile, luglio, agosto, settembre e ottobre. Una situazione che crea non pochi disagi tra i viaggiatori, alle prese con chiusure temporanee di alcuni tratti di linea ed imprevisti che non fanno altro che rallentare il viaggio da o verso casa.

Per la linea camuno-sebina il 2025 non si preannuncia migliore: l’adeguamento delle ferrovie in vista dell’arrivo dei tanto discussi treni a idrogeno ne comporterà la chiusura totale da marzo a settembre, costringendo i pendolari a viaggiare sui bus sostitutivi, ormai troppo noti a chi vorrebbe viaggiare in treno e, invece, deve accontentarsi di un autobus per arrivare alla propria destinazione.

Share This